Un’infezione batterica improvvisa si è portata via in pochi giorni una giovanissima studentessa del Liceo classico Pellegrino Rossi, Virginia Menozzi, 17 anni ancora da compiere (li avrebbe compiuti il prossimo 12 settembre). Una tragedia immane che lascia attoniti, senza parole. Una morte improvvisa che getta nel lutto improvviso una famiglia ma anche le comunità di Massa e di Carrara. La ragazza era infatti come detto un’allieva della sezione A del liceo classico di Massa (aveva finito la prima A, cioè il terno anno dopo i due anni di ginnasio, e il 15 settembre avrebbe iniziato la Seconda), ma era anche un’assidua frequentatrice del Centro giovanile Anspi di via VII Luglio nel centro di Carrara. La virginia menozzi atragedia si è consumata in pochi giorni, lasciando lutto e devastazione dove prima c’era la gioia contagiosa di questa ragazza così piena di vita, come si può solo intuire dal suo profilo facebook, dove condivideva le gite scolastiche, da Roma a Paestum, o il carnevale (con la maschera da carta da gioco) ma anche i momenti trascorsi con i Ragazzi del centro Anspi di Carrara. Un sorriso contagioso, spezzato da una malattia fulminante insorta in modo improvviso dopo una gita all’Argegna. A quanto è emerso, questa forma di infezione batterica polmonare si sarebbe manifestata nella serata di domenica, in pochi giorni il quadro clinico si è complicato fino a decidere il trasferimento dalla nostra città a Careggi. Ma qui, nonostante tutte le cure, la giovanissima studentessa è deceduta, fra lo strazio incredulo dei genitori Flavio e Donatella che con lei abitano in via Sottopoggiolo. In attesa di conoscere la natura del batterio così aggressivo, rimane la tragica certezza che Virginia è deceduta e domani, domenica alle 16 saranno svolti i suoi funerali nella chiesa di San Sebastiano in centro. Racconta don Luigi Sparapani, responsabile del Centro Anspi di Carrara: «Frequentava il nostro centro da circa tre anni, faceva i campeggi e le altre attività. L’ultima volta l’ho vista domenica, è venuta a salutarci all’Argegna dove eravamo con un gruppo di ragazzi. Stava benissimo di salute». Poi, invece, l’insorgere della malattia, l’infezione e la tragica notizia del decesso: «Ci siamo riuniti in chiesa, al Carmine e abbiamo recitato un rosario. Non riesco a capacitarmi, so solo che è stata una malattia improvvisa».

il tirreno