L’indagata è una giovane donna del 1987, di Pescara che ha conosciuto quello che poi è diventato l’oggetto del suo desiderio tramite un social network. I due non si sono mai incontrati di persona, si sono scambiati qualche messaggio in rete e niente di più, ma per la donna è stato sufficiente per innamorarsi perdutamente e volere a tutti i costi intraprendere una relazione con l’uomo. Le attenzione della donna sono diventate man mano sempre più morbose, come la richiesta di conoscere gli spostamenti, le relazioni sociali e le giornate dell’uomo. La situazione è degenerata dopo poco, la donna è arrivata ad effettuare anche 50 telefonate in un ora, innumerevoli sono stati i messaggi che gli mandava dai toni più svariati, alcuni romantici ma molti altri minacciosi. Per questo l’uomo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, che hanno raccolto la sua denuncia, e hanno iniziato gli accertamenti del caso. È bastata un’indagine di pochi giorni effettuata dal norm della compagnia in collaborazione con la stazione di massa per capire che i fatti denunciati non solo erano erano estremamente gravi ma che la situazione stava degenerando.
Stamattina è stata notificata dal norm della compagnia carabinieri di massa all’indagato la misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione alla persona offesa; si spera questa sia la conclusione di una storia triste fatta di continue telefonate, messaggi, appostamenti, veri e propri atti persecutori che sono diventati tristemente una quotidianità. La cosa particolare, almeno per la provincia, è che questa volta la parte offesa, “la preda” è un ragazzo massese del 75 , che dopo quasi un anno di continue interferenze nella propria vita da parte di una ragazza, ha deciso di denunciare i fatti estremamente gravi che lo vedevano protagonista.