Oltre 400mm di pioggia caduta che mancano all’appello nel mese di maggio (rispetto alla media degli anni precedenti)* e una dichiarazione di emergenza idrica da parte della Regione Toscana: arriva il punto della situazione del Gestore idrico GAIA S.p.A., per quanto riguarda il proprio territorio.

Raffronto con i dati storici e controlli trimestrali di GAIA– Questa, iniziata pochi giorni fa, è un’estate per tanti versi simile a quella del 2012, durante la quale le prime piogge si verificarono nella seconda metà del mese di agosto; per le precipitazioni di entità tale da essere efficaci per la ricarica delle falde si dovette aspettare anche settembre. Il paragone nasce sia dalle analisi trimestrali che GAIA effettua all’interno del monitoraggio previsto dal Piano Operativo per l’Emergenza Idrica (i cui lavori vengono coordinati dall’Autorità Idrica Toscana), nonché dal raffronto dei dati attuali con quelli storici dei principali sistemi acquedottistici gestiti : Campo Pozzi Frati per la zona Versilia, Sorgenti Cartaro per Massa e Sorgente Carbonera per Carrara. Come accadde anche nel 2012, per nessuna delle 3 fondamentali fonti di captazione ad oggi sembra manifestarsi una situazione particolarmente critica, tale da far presagire il raggiungimento dei minimi storici nemmeno nei mesi clou. Insomma, certamente la necessità di monitorare l’andamento della situazione con attenzione durante l’estate, ma una condizione di allarme tendente al giallo, e non al rosso, per i principali sistemi acquedottistici della costa.

Più ci si sposta verso l’entroterra più l’allerta diventa “arancione”: infatti, gli acquedotti delle frazioni collinari della zona di costa e di quelle montane soprattutto della Lunigiana e della Garfagnana sono alimentati da piccole sorgenti locali che in occasione di prolungati periodi di siccità possono registrare delle criticità maggiori.

COSA FA IL GESTORE IN CASO DI EMERGENZA – Se non è dunque allarmante il quadro generale, tuttavia GAIA ha predisposto una serie di azioni volte a mitigare eventuali e particolari disagi derivanti dalla carenza idrica: il numero verde 800-234567 riservato alle emergenze e guasti è attivo 24 ore su 24 e mette a disposizione nel più breve tempo possibile dove necessario il trasporto di acqua potabile con autobotte.

PREVENIRE MEGLIO CHE CURARE – L’impegno di GAIA è soprattutto orientato alla realizzazione di lavori strutturali, per la sostituzione delle condotte soggette a perdite e al controllo delle pressioni in rete, al fine di migliorare il sistema di distribuzione della risorsa. Molti di questi interventi sono attualmente in corso (tabella 1) e impatteranno sulla mitigazione delle criticità attese nella stagione estiva, attuale e future. Altro importante obiettivo del Gestore è sviluppare una pianificazione delle risorse e delle infrastrutture nel medio e lungo periodo, anche attraverso lo strumento del Masterplan aziendale, con benefici proiettabili anche nei prossimi venti anni in termini di prevenzione degli effetti dei mutamenti climatici.

 

DATI NAZIONALI – In occasione dell’emergenza idrica ad andare in crisi è la parte iniziale della filiera, il prelievo dell’acqua dalla sorgente (captazione). Le fonti di approvvigionamento di acqua per uso civile, per i nostri rubinetti, sono per l’85,6% acque sotterranee, per il 14,3% acque superficiali (corsi d’acqua, laghi e invasi artificiali), per l’0,1% acque marine o salmastre.Gli acquedotti (in Italia ci sono 425 mila km di rete, inclusi gli allacciamenti 500 mila km) hanno una percentuale media di perdita pari al 39%, il che significa che si perdono nei tubi 39 litri d’acqua ogni 100 litri immessi. Questo è causato dal fatto che il 60% delle rete nazionale è stato posato oltre 30 anni fa e che il 25% supera anche i 50 anni. Ma il tasso nazionale di rinnovo è pari a 3,8 metri di condotte per ogni km di rete: significa che a questo ritmo occorrerebbero oltre 250 anni per sostituire l’intera rete. Il fabbisogno totale di investimenti per adeguare e mantenere la rete idrica nazionale è stimato in circa 5 miliardi all’anno**

 

*Fonte: Bollettino Siccità per la Toscana redatto dal consorzio LaMMA rispetto alla media degli anni tra il 1995 e il 2016

** Fonte: UTILITALIA (Federazione nazionale che riunisce i gestori dell’acqua), dati ultimo Blue Book

Tabella 1

 

Principali interventi in corso di realizzazione e/o in partenza nel corso 2017 per contrastare il fenomeno della siccità

 

FILATTIERA modellazione acquedotto per riduzione pressione 200mila euro
LICCIANA NARDI potenziamento sistema adduzione principale 1milione 200mila euro
FOSDINOVO interventi sistema acquedottistico 460mila euro
FIVIZZANO lavori di potenziamento e ristrutturazione dell’acquedotto delle località di Soliera, Magliano ed Agnino circa 350 mila euro
PONTREMOLI ristrutturazione e ottimizzazione rete acquedotto 145mila euro