Un patto per le scuole di via Marco Polo per mettere nero su bianco “chi deve fare cosa” per garantire al massimo la sicurezza degli studenti e gestire eventuali emergenze. Lo sta preparando il sindaco di Carrara Angelo Zubbani sulla scia del ritrovamento, esattamente una settimana fa, di alcune siringhe insanguinate nel parco dell’istituto. Ricordiamo che le scuole coinvolte sono diverse: l’asilo nido Girotondo, la scuola dell’infanzia  Giampaoli, la primaria Doganella, la media Tagliercio e il Liceo delle Scienze Umane che fa capo all’Istituto Montessori-Repetti. Tanti alunni di età diverse che con le loro famiglie, sabato scorso, hanno reclamato più sicurezza con una rumorosa manifestazione in piazza Due Giugno. La risposta dell’amministrazione in questo caso non si è fatta attendere e questa mattina, il sindaco Zubbani, con la vicesindaca Fiorella Fambrini, titolare della delega all’Istruzione ha aperto un tavolo con polizia di stato, vigili urbani, Amia e i rappresentanti di classe dell’istituto comprensivo. «Metteremo nero su bianco chi deve fare cosa, per registrare le competenze, precisando anche a chi ci si deve rivolgere in caso di emergenza» ha spiegato il sindaco. Alla Polizia di Stato è stata chiesta una intensificazione dei controlli notturni mentre la cooperativa che gestisce l’apertura e la chiusura del cancello è stata sollecitata a effettuare un passaggio in più, nel pomeriggio, dopo la fine dell’orario scolastico. «Noi rappresentanti siamo decisamente soddisfatte ma è ovvio che la guardia non va abbassata» ha commentato Angela Spinelli rappresentante di istituto della Giampaoli. «E’ stata una riunione franca e costruttiva» ha osservato dal canto suo Angelo Zubbani che consegnerà a giorni il verbale con le competenze sulla sicurezza. Quanto poi al ritrovamento di una settimana fa il sindaco ha spiegato che è in coso l’esame delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza dalle quali potrebbero emergere elementi utili alla individuazione dei responsabili di un gesto, quello dell’abbandono delle siringhe, reso ancor più odioso dal fatto che sia avvenuto in un luogo frequentato da bambini piccolissimi.