La rimozione dei frammenti di amianto che si trovano lungo il varco di accesso al mare, di fianco al bagno Irene, spetta agli stabilimenti balneari confinanti, fra cui lo stesso bagno Irene. L’amministrazione comunale prova a fare chiarezza sulla intricata vicenda del bagno di Poveromo, da mesi ormai al centro della polemica per i rifiuti, anche pericolosi, che sono stati trovati sia sotto la duna fronte mare sia all’interno dell’area retrodunale. Riepilogando: il tavolo tecnico del  4 aprile, con Arpat, Regione e Asl, ha impartito varie prescrizioni tra le quali ulteriori accertamenti in contraddittorio con Arpat nella zona di rinvenimento dei frammenti di eternit, interrati, per verificare l’assenza di fibre libere di amianto nel terreno. Come ha riportato il consigliere comunale Stefano Benedetti, il verbale numero 69 di Arpat Massa Carrara, emesso il 12 aprile, ha effettivamente evidenziato la presenza di frammenti di eternit lungo il passaggio demaniale, lato Viareggio. Lo stesso documento, comunque, ha ribadito che pezzi di eternit si trovano ancora in superficie su tutta l’area della concessione del bagno Irene. Per questo gli uffici competenti hanno convocato d’urgenza il tavolo tecnico per impartire una ulteriore prescrizione al concessionario dello stabilimento obbligandolo a  rimuovere i frammenti di fibrocemento amianto da tutta l’area, compreso il varco demaniale. Prescrizioni che sono state subito comunicate ai tecnici del bagno Irene, presenti al tavolo, tra cui l’ingegnere Silvano Gozzani della Red, società incaricata della pulizia dalla proprietà dello stabilimento balneare. L’ingegnere ha comunicato al Comune, il 21 aprile, di non poter avviare l’opera di pulizia e rimozione amianto lungo il varco di accesso confinante perché avrebbe dovuto aprire  un nuovo nulla osta Asl e Pisl per il lotto in questione ma l’ordinanza n. 1331/2017, che disciplina le attività balneari, è chiara: i concessionari degli stabilimenti balneari interessati dai varchi di accesso al mare sono obbligati a garantire la fruibilità degli stessi durante tutto l’anno e a garantire le pulizie periodiche da consentire a chiunque il passaggio. E’ su questa base che lunedì 24 aprile gli uffici hanno emesso un’ordinanza che impone agli stabilimenti balneari confinanti con il varco la pulizia dello stesso, compresa la rimozione dei frammenti di fibrocemento amianto, entro 7 giorni. E’ stata inoltre disposta l’immediata delimitazione dell’area interessata dall’intervento di rimozione, al fine di evitare accesso a persone estranee. In caso di inadempienza da parte degli stabilimenti balneari interverrà il Comune in danno.

L’amministrazione comunale