Quando gli interessi di partito e gli ordini di scuderia delle segreterie, valgono più della volontà dei cittadini, succede come a Massa: 20mila firme per dire “Usciamo da Gaia” e qual è la risposta del Sindaco? “Non si può”. “Questo, tra l’altro”, osserva Luana Mencarelli del M5S, “è un chiaro esempio di una comunità, che a differenza dei suoi amministratori, vecchi e nuovi, vince in lungimiranza perché con quelle firme chiede a gran voce di togliere l’acqua dal mercato in modo che il suo costo sia di nuovo sostenibile”.
“Non più tardi di 15 giorni fa, il direttore generale di Ait (Autorità idrica toscana), Alessandro Mazzei, era in audizione presso la commissione ambiente del Consiglio regionale per fare il punto sulle concessioni delle società che gestiscono l’acqua in Toscana. Mazzei che, ricordiamolo, è stato nominato direttamente da Enrico Rossi, ha per l’ennesima volta dichiarato che Publiacqua – SPA con socio privato che copre le province di Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo – è candidata a subentrare alle altre concessioni, quindi anche a Gaia. Non solo, ha pure aggiunto che, testuali parole: “La tappa fondamentale sarà la scelta della forma di gestione” e quella unica potrebbe, a suo dire, “risolvere il problema degli investimenti”.
Stiamo precipitando dentro una gestione unica e privatistica dell’acqua, ecco perché le bollette sono sempre più care, lo hanno ben chiaro i cittadini che per opporsi a questo scempio hanno firmato 20mila volte “Usciamo da Gaia”, pare non lo abbia ancora capito il Sindaco Volpi che si trincera dietro un deprimente “Non si può”… per colpa di leggi volute dal suo PD.
Luana Mencarelli
MoVimento 5 Stelle