Dall’Assemblea dei soci della Società delle Salute della Lunigiana di lunedì scorso erano scaturite alcune ipotesi per risolvere la questione del Punto di Primo Soccorso di Aulla, i cui locali sono ubicati presso la Casa della Salute, il poliambulatorio.

La soluzione verso cui si propende è quella di spostare il personale amministrativo dalla Casa della Salute di Aulla all’edificio abbandonato in cui doveva sorgere l’asilo fra via Resistenza e Viale

Lunigiana, nei pressi del parco della Camilla, in modo da lasciare l’intero poliambulatorio ai servizi socio – sanitari.

Ad affermarlo è il presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, il quale sostiene una soluzione “che poteva essere già concretizzata se non ci fosse stata la crisi politica ad Aulla.

Ma non è colpa nostra – aggiunge Varese – se la ex sindaca Silvia Magnani, che tanto si era spesa per questa soluzione, è stata mandata a casa, con la conseguenza che si è determinata l’attuale impasse che vede il Comune guidato da un commissario prefettizio”.

Ora, però, è venuto il momento di affrontare la questione del PPS e il presidente della SdS Lunigiana ci tiene a sottolineare che “occorre risolvere un problema determinato anche da giovani imberbi, ma già sufficientemente bugiardi e telecomandati, che raccontano frottole ai quattro venti.

Mi riferisco – prosegue Varese – a chi, forse in stato confusionale, afferma che il PD vuole portare il PPS a Tavernelle.

Le cose sono andate in modo parecchio diverso in sede di Assemblea dei soci della SdS Lunigiana, con il sindaco e il vice sindaco di Licciana Nardi, non il PD, che hanno dato la loro disponibilità a mettere a disposizione dei locali per il PPS a Terrarossa, non a Tavernelle.

Ma quello che voglio che sia chiaro è che la soluzione prospettata a Terrarossa sarebbe assolutamente provvisoria, non c’è alcuna volontà da parte del Comune di Licciana Nardi di appropriarsi del servizio.

E poi, altra falsità sbandierata ai quattro venti è quella secondo cui i sindaci di Pontremoli, Tresana e Villafranca si sarebbero schierati per un ritorno del PPS alla Pubblica Assistenza “Croce Bianca” di Aulla, quando, invece, andremo tutti insieme a parlare con il direttore generale dell’ASL, Maria Teresa De Lauretis, per trovare una soluzione condivisa, pur nella diversità di vedute che abbiamo sul tema”.

Infine, Varese torna a precisare che riportare il PPS alla “Croce Bianca” significherebbe perdere nuovamente l’infermiere nel turno di notte: “Purtroppo, ci sono due passate sentenze del TAR che rendono concreta questa possibilità.

Quindi, non voglio pensare che i sindaci dei Comuni interessati dal servizio del PPS vogliano vanificare le battaglie condotte in passato per salvare l’infermiere nel turno di notte.

Perchè il fatto che siano imminenti le elezioni amministrative ad Aulla – conclude il presidente della SdS Lunigiana – non giustica le strumentalizzazioni in corso sulla pelle dei cittadini”.