Il prossimo 30 e 31 marzo sarà discusso il bilancio di previsione 2017 del comune di Massa.

In questi giorni è cominciato il lavoro in commissione per analizzare i diversi aspetti di una proposta complessa e ricca di spunti visto che proprio mediante il bilancio l’amministrazione comunale individua le risorse per dare risposte alle diverse esigenze della cittadinanza.

Quest’anno le politiche in tema fiscale sono condizionate, come nel 2016, dal blocco degli aumenti previsto dalla legge finanziaria.

La scelta limita gli spazi di manovra dell’amministrazione che ha stabilito comunque alcune priorità strategiche. In primo luogo, è stato confermato il blocco del costo dei servizi a domanda individuale, ovvero mense, scuolabus e asili nido, nella convinzione che solo garantendo la massima accessibilità ai servizi educativi si possa costruire una comunità più consapevole e coesa.

In secondo luogo, sostanzialmente invariato il costo della Tari dove sono state incrementate le agevolazioni per i cittadini che adottano comportamenti virtuosi in tema di riduzione di produzione dei rifiuti (aumento delle agevolazioni per i compostatori domestici e per chi porta direttamente in ricicleria rifiuti ingombranti e rae) e per le famiglie composte da 5 o più persone con isee basso.

Sul tema Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico, è stato previsto l’adeguamento alle novità previste nel piano del commercio per i mercati, rendendo coerenti dal punto di vista tariffario Ronchi e Partaccia con gli altri mercati cittadini.

Per quanto riguarda l’evasione, dopo i risultati record del 2013, 2014 e 2015 anche la previsione per il 2017 è particolarmente sfidante con un obiettivo dichiarato di recuperare oltre 3.5 milioni di gettito tra Ici, Imu e Tassa Rifiuti (arretrati, violazioni e riscossioni coattive). In diminuzione il gettito previsto per le multe mentre in aumento la previsione sull’incasso dell’imposta di soggiorno alla luce dell’andamento dei flussi turistici e delle conseguenti entrate accertate.

Sulla previsione della tassa marmi pesa un 2016 caratterizzato da una minor produzione figlia da un lato della chiusura di diverse attività, dall’altro da un rallentamento del settore. Di conseguenza, nonostante l’aumento delle tariffe, l’ipotesi complessiva è di un entrata di 1.4 milioni di euro in linea con l’accertato 2016.

Sul fronte della spesa, si confermano gli impegni sui grandi temi della città: manutenzioni, sociale e istruzione.

 

L’Amministrazione Comunale