L’impegno per la sicurezza idraulica e ambientale e la cura del territorio possono diventare un veicolo importante per il rilancio economico della nostra area.

Parte con questa convinzione il progetto “Lavoro e ambiente a Carrara”: un piano di azioni complesso, che vede in programma un importante intervento sul Fosso della Macchia, ma anche la pulizia e il recupero di alcune aree ad uso pubblico degli insediamenti residenziali di edilizia pubblica e delle tombature e del reticolo minore urbano (come le fossette lungo strada, i piccoli colatori, etc) a Marina di Carrara.

Il piano di lavoro è curato da Comune di Carrara, Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord e dalla società AMIA, che hanno richiesto e ottenuto dalla Regione un finanziamento di 155mila euro sulla linea di stanziamento comunitario del Fondo sociale europeo per la realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità. Grazie anche al cofinanziamento garantito da Comune e Consorzio, il progetto ha adesso a disposizione 300mila euro che consentiranno l’assunzione di 28 persone attualmente disoccupate e inattive (12 dal Consorzio e 16 da AMIA), con contratto part-time della durata di dieci mesi per l’Ente consortile e di dodici mesi per l’azienda dei rifiuti.

A presentare il progetto sono stati stamani, in municipio, il Sindaco di Carrara Angelo Zubbani, il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi, il Vicepresidente Enrico Bertelli, il Presidente di Amia Gianenrico Spediacci  e il Direttore Lucia Venuti.

Dopo la procedura di selezione e formazione degli operai, la realizzazione dell’intervento partirà sul territorio nella prima parte dell’anno prossimo. Andando più nel dettaglio, gli operatori assunti dal Consorzio interverranno sul Fosso della Macchia, avendo cura di andare a recuperare le aree naturali presenti sugli argini: in particolare, realizzeranno una palificata a sostegno della sponda erosa, che permetterà anche di mettere in sicurezza il camminamento che corre lungo il corso d’acqua. Gli operatori di AMIA, contemporaneamente, andranno ad intervenire su un’area di circa 20 chilometri quadrati a Marina di Carrara: qui si occuperanno di estendere la pulizia delle fogne al reticolo di canali secondario, anche attraverso la rimozione di zanelle,  di ispezionare almeno cento chilometri di condotta fognaria meteorica, per andare ad individuare tutti gli scarichi abusivi, di realizzare una serie di manutenzioni nelle aree ad uso pubblico degli insediamenti residenziali di edilizia pubblica.

“Su Carrara si sommano due fenomeni: il declino industriale e produttivo da una parte; un territorio fragile e complesso, anche dal punto di vista idraulico, dall’altra – sottolinea il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Il progetto nasce da una scommessa: queste due criticità, invece che sommarsi, possono rappresentare una doppia opportunità. E così, grazie anche al finanziamento europeo ottenuto dalla Regione, oggi possiamo investire sulla cura del territorio e sulla sua sicurezza, anche per creare nuova occupazione. I cantieri in partenza sono la dimostrazione che investire sul territorio può diventare, a tutti gli effetti, anche una straordinaria occasione di lavoro”.