È stata respinta la proposta di legge statutaria per modificare l’articolo 75 dello statuto della Toscana, abolendo il quorum strutturale nel referendum abrogativo regionale. La proposta, presentata dal Movimento 5 Stelle, ha incassato la dichiarazione di voto positivo di Sì-Toscana a Sinistra e della Lega Nord. Si è invece espresso contro il Pd.

Ad illustrare il testo il presidente della prima commissione, Giacomo Bugliani (Pd): “Dopo la raccolta di 40mila sottoscrizioni per la richiesta di referendum abrogativo, attualmente si prevede che la votazione abbia effetto se si raggiunge il quorum del 50 per cento più uno di coloro che hanno votato alle ultime elezioni regionali. Questa proposta di legge prevede l’abolizione del quorum. La commissione – ha spiegato Bugliani, motivando il parere contrario – ha svolto una attenta disamina, si sono evidenziati profili di illegittimità costituzionale”.

Gabriele Bianchi, ha illustrato la posizione del Movimento 5 stelle: “Riteniamo che serva un deciso rafforzamento del potere decisionale dei cittadini e che questi debbano essere coinvolti sempre di più nelle scelte. L’unico modo per ottenerlo sono le iniziative di legge popolare e il referendum senza quorum. Il no-quorum è un pilastro fondamentale del nostro programma”.

Il capogruppo Tommaso Fattori ha annunciato il voto favorevole di Sì-Toscana a sinistra: “Oggi di fatto il quorum contribuisce a diminuire la partecipazione e introduce distorsioni. Bisogna ripensarlo anche per i referendum nazionali, tanto più si deve fare per quelli regionali. In tanti Paesi è già così”. Marco Casucci (Lega) ha dichiarato: “Non da oggi siamo a favore della democrazia diretta e di tutto ciò che può favorirla”.

A nome del Pd il consigliere Andrea Pieroni ha argomentato, tra l’altro, che “agli strumenti di democrazia elettiva si affiancano quelli di democrazia diretta; tra questi due ambiti, occorre trovare un equilibrio ragionevole, che si esplicita ad esempio proprio nella fissazione di un quorum strutturale per sancire la validità del referendum abrogativo”.

Secondo gli uffici giuridici del Consiglio regionale, la proposta presenta profili di illegittimità costituzionale. Il corpo elettorale, infatti, nei referendum abrogativi agisce come legislatore a tutti gli effetti, anche se in funzione solo abolitiva. Se abolissimo il quorum, anche una sparuta minoranza acquisirebbe questo ruolo di legislatore”.