“I lavori che interessano il piano antincendio dei laboratori-cucine dell’istituto alberghiero di Marina di Massa sono in dirittura di arrivo. Il problema tecnico che è stato riscontrato in fase di collaudo, e solo in quella fase era possibile prenderne atto, riguarda la non idonea sigillatura di due delle porte antincendio. La ditta che esegue i lavori sta predisponendo la sostituzione, cosa che avverrà entro fine mese: sarà necessario un nuovo collaudo e la certificazione del tecnico incaricato da fornire e far valicare dai Vigili del fuoco per il via definitivo”.

Questa la prima risposta data dal presidente facente funzioni della Provincia di Massa-Carrara, Davide Poletti, unitamente ai tecnici della amministrazione, alla delegazione di studenti dell’Istituto che avevano indetto una manifestazione davanti alla sede della Provincia proprio per avere chiarimenti definitivi sulla questione.

“E’ vostro pieno diritto protestare e chiedere ogni chiarimento – ha detto Poletti – ed è nostro dovere farvi entrare nei laboratori solo quando questi rispettino le norme sulla sicurezza. Ci sono prescrizioni ferree da osservare perché occorre metter in sicurezza tutto il piano, queste prescrizioni vanno certificate attraverso un collaudo fatto da un tecnico che diventa responsabile penalmente se non vengono osservate . L’intervento avviato comporta una spesa importante perché non si limita alle sole porte antincendio ma richiede anche l’installazione di una rete di sensori, collegati a una centralina, che in caso di incendio permette di isolare la zona. In questo caso, inoltre, si interviene su una struttura soggetta ad un vincolo per cui è necessario contemperare la rigidità delle norme di sicurezza con quelle che è chiamata a far rispettare la sovrintendenza.

Ci siamo quindi trovati di fronte ad un problema che vogliamo risolvere assieme a voi con la corretta informazione, per cui fin d’ora ci impegniamo a rivederci nelle prossime settimane per seguire assieme l’evoluzione dei lavori. Quello che vi chiediamo, nei limiti del possibile, è quello d pazientare ancora un pochino”.

I lavori definitivi, per un importo di circa 22 mila euro, sono stati affidati il 29 settembre scorso: prima non era possibile. Infatti come è stato detto il bilancio di previsione è stato approvato solo il 31 luglio, per la nota vicenda che riguarda la transizione delle province e i tagli, anzi i prelievi forzosi che prosciugano di anno in anno il bilancio a favore di quello statale.

“Ma non ci si poteva accorgere prima di montarle che le due porte erano più corte e non andavano bene?” è stata la ovvia domanda corale della delegazione di studenti.

La risposta, che poteva essere solo tecnica, è stata fornita dal tecnico dell’amministrazione provinciale che segue l’esecuzione dei lavori:

“Le porte antincendio, come ogni porta, hanno una luce che può essere regolata agendo sulle cerniere. Questa luce viene “sigillata”, per evitare la fuga di fumi, grazie alla presenza di un materiale apposito che si espande automaticamente in caso di incendio. La sigillatura è possibile verificarla solo in fase di collaudo simulando un incendio. E’ quello che è successo”.

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