È stato un “confronto serrato ma costruttivo”, le risposte alle molte domande su questioni spinose quali acqua sporca, mancanza di fogne, sistemi di misurazione obsoleti, distacchi, bollette elevate, sono state “esaustive” e il confronto con il gestore toscano a capitale pubblico che dal 2005 gestisce i servizi idrici integrati (ossia captazione, adduzione, distribuzione di acqua e di fognatura e depurazione delle acque reflue, nonché di smaltimento dei fanghi residui) di 46 Comuni tra le province di Lucca, Pistoia e Massa, “non si esaurisce oggi”. Sarà presto fissata una nuova audizione per “capire come intervenire a sostegno di ogni misura in favore di cittadini e utenti” assicura il presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale, Stefano Baccelli (Pd), al termine dell’incontro con Paolo Peruzzi, Vincenzo Colle, Ester Della Santa, rispettivamente direttore, presidente ed ingegnere di Gaia spa.

L’appuntamento di oggi, mercoledì 2 novembre, viene a seguito degli incontri avuti con diversi comitati. “Ci siamo fatti interpreti delle criticità manifestate dai cittadini” ha spiegato Baccelli ricordando la richiesta di una revisione normativa avanzata dal comitato “Acqua alla gola” lo scorso 5 ottobre.

Il resoconto della giornata con Gaia, fotografa una realtà “complessa” e per alcuni aspetti “ereditata dal passato”. La rete di Massarosa, ad esempio, risale agli anni Novanta ed è stata realizzata con materiali di “scarsa qualità”. Lo stato di conservazione, si è appreso in commissione, è “scadente” ed è la causa principale della fuoriuscita di acqua sporca dalle tubature. Sulla questione, ha spiegato il presidente Colle, è stato avviato un tavolo tecnico con Enti locali e Autorità idrica toscana (Ait) per un piano di investimenti fino a circa dieci milioni, di cui già tre, come dichiarato nel corso di un incontro istituzionale con Ait e amministrazione Comunale, impiegati per lavori che dovrebbero esaurirsi entro il 2018, “in anticipo rispetto alla previsione del 2020”. “Nel contempo – ha detto ancora Colle – siamo intervenuti sostituendo 27 chilometri di rete, con lavaggi straordinari per diminuire i disagi e con il progetto di installare sistemi di rilevamento per avvisi preventivi ai cittadini”. “Stiamo inoltre studiando una forma di rimborso calcolata sulla quantità d’acqua sporca che gli utenti devono sprecare prima di ottenere quella pulita”.

Oltre alla rete di Massarosa, anche la questione contatori Forte dei Marmi è un problema che Gaia definisce “ereditato dal passato” ma saranno “tutti sostituiti entro il 2019” ha assicurato Colle.

Sul nodo morosità, il gestore ha messo in campo azioni e misure accolte positivamente dalla commissione. Tra queste è già attivo il Fondo per utenze disagiate (circa 600mila euro), cui possono attingere cittadini segnalati dai servizi sociali per il pagamento delle bollette, che vengono anche protetti dal distacco del contatore per morosità. “Il nostro obiettivo è allargare la possibilità di non procedere al distacco anche a famiglie in difficoltà non segnalate dagli assistenti sociali” ha dichiarato Colle. “Con l’Autorità regionale stiamo studiando soluzioni che ci consentano di non staccare utenti domestico residenti con agevolazione Isee, ma anche operare una riduzione del flusso di acqua per tutta l’utenza domestico residente senza agevolazione fiscali, per un intervallo di tempo da definire”. “La riduzione – ha spiegato – avverrà grazie all’inserimento di un dischetto nell’impianto, che potrà essere disinstallato non appena l’utente riesce a mettersi in regola con i pagamenti, anche attraverso piani di rateizzazione straordinari”.

Il fronte tariffe a Massa, infine, presenta “elementi di criticità” ben evidenziati da Peruzzi. “Il consumo medio è superiore rispetto al resto dei Comuni” e le tariffe, calcolate a blocchi crescenti, risultano “particolarmente elevate”. Da qui la scelta di avviare “campagne di contenimento rivolte ai singoli utenti” ricordando comunque che esiste una “tariffa agevolata legata alla dichiarazione Isee” o misure in favore di famiglie numerose.