Ieri mattina, tre stranieri dovevano presentarsi presso la Motorizzazione di Massa per sostenere l’esame di guida. Poiché non avevano studiato a sufficienza, hanno chiesto ad altri tre che gli somigliavano di sostituirli, fissando un compenso di 500 euro a testa.

I sosia sono entrati in aula e hanno esibito alla Commissione i documenti intestati ai veri candidati. Dopo il riconoscimento, si sono seduti ai banchi pensando di averla fatta franca. La forte somiglianza, che avrebbe raggirato chiunque, non è riuscita a ingannare i poliziotti della Stradale di Massa che ogni settimana monitorano le domande dei candidati per individuare quelle “a rischio”.

Gli agenti proprio alcuni giorni fa scoprirono un indiano che, per occultare un auricolare, si era fatto crescere una folta chioma. Ma questa volta non sono stati i truffatori a ricorrere alla tecnologia, ma i poliziotti. Per scovare le tre “controfigure”, uno degli agenti si è mischiato tra i candidati seduti ai banchi, mentre gli altri due hanno seguito a distanza l’andamento dell’esame attraverso un sistema di telecamere.

Terminata la prova, gli investigatori hanno smascherato i tre stranieri attraverso l’infallibile sistema AFIS, una vera e propria anagrafe delle impronte digitali. I tre, dopo avere provato a reggere la parte, si sono arresi. La Polizia Stradale ha denunciato tutti e sei, tra candidati e loro sosia, per truffa, sostituzione di persona e false generalità.

Sempre a Massa, un poliziotto della Stradale libero dal servizio ha rintracciato lunedì scorso una Lancia Dedra rubata. Era parcheggiata per strada e la Polstrada la cercava da giorni, poiché il proprietario ne aveva denunciato il furto. Quel numero di targa, tante volte ascoltato via radio, è rimasto scolpito nella mente del poliziotto che, avvistata l’auto, ha chiamato rinforzi. Gli investigatori hanno teso al ladro un tranello. Si sono appostati fino all’arrivo del furfante, che aveva già inserito le chiavi nella serratura. Quell’auto oramai la considerava come roba sua, ma gli è andata male. E’ stato denunciato dagli agenti, che hanno restituito l’auto al proprietario, incredulo per il celere ritrovamento.