Il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai interroga la giunta

Potenziare la specialistica, gli organici di personale medico e i turni infermieristici in pronto soccorso; riaprire ginecologia-ostetricia e il punto nascite e assegnare la direzione del reparto rianimazione; adeguare la piazzola dell’elisoccorso al servizio notturno; ristrutturare l’obitorio: questo ciò che, secondo il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia), sarebbe necessario alla Lunigiana per vedere allineati livelli di servizio sanitario e bisogni dei cittadini. Perché questi interventi urgenti non sono finanziati? E’ la domanda delle domande con cui si chiude l’articolata interrogazione con cui Mugnai torna in prima linea per la sanità dell’alta Toscana che, oltre ai disservizi di carattere strutturale, patisce i suoi effetti in termini di liste d’attesa per l’accesso alle prestazioni. Un esempio tra i molti elencati nell’atto? «305 giorni circa per effettuare un’ecografia ai tronchi sovraortici presso il presidio di Pontremoli e 261 giorni circa presso quello di Fivizzano». Per dire.

E allora, ecco la nuova interrogazione d’iniziativa dell’esponente di Forza Italia che rimette sul piatto della giunta regionale stato del disagio e priorità per risolverlo. Con i quesiti in cui Mugnai domanda di mettere in forma scritta il perché dei mancati finanziamenti alle priorità di cui sopra ma anche «le ragioni per cui l’Ospedale di Pontremoli, e più in generale la sanità lunigianese, siano oggetto di tagli continui ed ingiustificati disservizi da parte dell’Azienda USL e della Regione Toscana, oltre che di assai sospette disattenzioni circa il ripristino e/o la dotazione di basilari servizi e mezzi tecnici, tali da rispondere all’evidente disegno di depotenziare il sistema ospedaliero lentamente ed inesorabilmente», «i motivi per cui l’Ospedale di Pontremoli non sia realmete attrezzato ed organizzato quale Ospedale di Zona Lunigiana, con tutti i servizi ed i reparti in grado di qualificarlo e mantenuto quale Ospedale di primo livello».