Per due settimane sono stati costretti a seguire lezioni “itineranti”, tenute in biblioteca, negli spazi comuni o addirittura nelle classi lasciate vuote anche solo per un ora per la lezione di ginnastica o gli esperimenti di laboratorio. Poi non ce l’hanno più fatta, perchè fare scuola in questo modo è davvero impossibile. E così questa mattina hanno scioperato per dare voce al loro disagio, messo nero su bianco dai loro genitori in una lettera al dirigente scolastico.
Istituto Nautico Fiorillo di Marina di Carrara. L’anno scolastico della VA, l’unica della scuola, inizia in salita. La classe non ha un’aula dove fare lezione, anzi una in effetti è stata assegnata ma i ragazzi non la possono usare. I problemi sono gli stessi di tante altre scuole. Classi da ristrutturare, solai da controllare e pochi soldi a disposizione. E così, per non correre pericoli, i ragazzi vengono spostati altrove. E quando di aule non ce ne sono più, vengono fatti migrare da uno spazio all’altro. E’ quello che è accaduto in questo scorcio di inizio anno scolastico alla quinta del Fiorillo. «I ragazzi fanno una lezione qua e una là, cercando gli spazi di volta in volta… così è davvero difficile lavorare» racconta una mamma. «E’ una situazione nota da tempo eppure stagnante» conferma un papà, che insieme ad altri genitori si è rivolto direttamente al dirigente Giorgio Segnan per chiedere quali siano le soluzione al vaglio dell’istituto. Le famiglie, nella missiva – inviata ieri – hanno dato al preside una settimana di tempo per rispondere. I ragazzi però si sono mossi prima. Stanchi di essere spostati da un capo all’altro della scuola, questa mattina non sono entrati. Chiedono l’intervento dell’amministrazione provinciale, competente per le sedi degli istituti superiori, affinchè vengano avviati lavori di ristrutturazione o adeguamento che permettano di trovare una classe per la quinta. Loro sono pronti a portare la loro protesta direttamente a Palazzo Ducale anche perché, dicono, il problema è noto da tempo. La polemica poi è dietro l’angolo: il Fiorillo condivide la sede di viale Galilei a Marina di Carrara con l’Istituto Einaudi che proprio quest’anno ha inaugurato un nuovo corso di studi, battezzato “Produzioni industriali e artigianali” per le discipline “Tessili, sartoriali, abbigliamento e moda”. Nuovo corso, nuovi studenti e nuove classi ma gli spazi agibili nel plesso marinello sono “centellinati”. «Siamo felici se l’offerta scolastica si arricchisce anche perché questi ragazzi meritano veramente. Ma prima di aprire nuovi corsi bisogna verificare se ci sono le condizioni e gli spazi» commentano i genitori dei ragazzi del Fiorillo. L’ennesima storia di una lotta intestina tra scuole che condividono la stessa sede? Le famiglie garantiscono di no: «Abbiamo scritto al preside per sollecitarlo a trovare una soluzione e in tempi brevi. I nostri ragazzi – concludono – non possono continuare a studiare in queste condizioni».