
L ‘alluvione del 2011 vede Mulazzo fra i comuni più colpiti della Lunigiana. Il ponte crolla ed anche le stradine interne al paese sono seriamente danneggiate. L’amministrazione riesce a rinnovare le mulattiere del borgo ed a mantenerne il rispetto paesaggistico. Chiede a Gaia di occuparsi dei lavori concernenti le tubature carico/scarico acque.
Il borgo verte tutto in salita e la società distribuisce a pioggia griglie al cui interno però, passa una sola tubatura atta alla raccolta delle acque piovane e degli scarichi domestici comprendenti acque chiare e scure.
L’impianto, dotato di tubi di piccolo diametro, non ha la capacità di contenere l’intero sistema acquifero. Presumibilmente anche privo di sifone, la fuoriuscita di cattivi odori nel piccolo borgo, è all’ordine del giorno. Gli abitanti lamentano anche l’effetto risucchio. Chi ha bagni collocati ai piani superiori delle abitazioni vive nel terrore di un ritorno delle acque dal gabinetto. Lavoro mal funzionante a partire dalla progettazione con un rimbalzo di colpe fra l’ente e la società anche riguardo il depuratore. Interviene Emanuela Busetto responsabile per la lunigiana FDI-AN: Il sistema di depurazione acque è esistente per Gaia, e come tale lo fattura agli abitanti, è invece ipotetico per l’amministrazione. Quando la popolazione ha chiesto ragguagli in merito l’amministrazione ha menzionato una vasca di decantazione la cui carica batterica è tenuta sotto controllo con l’impiego di disinfettanti . Di due una: se il depuratore non c’è, Gaia è tenuta a rimborsare gli oneri relativi ai costi di fognatura e depurazione. Se invece si trattasse di una vasca l’amministrazione spieghi, con atti alla mano, in base a quale legge il comune possa agire in tal senso. Scambiare le due cose è un offesa all’intelligenza degli abitanti che sono ben consci trattasi di due realtà differenti.