“La possibilità di fondere i Comuni della Lunigiana non solo stride dal punto di vista politico, ma anche economico”.
Così il Sindaco di Tresana Matteo Mastrini commenta l’idea del macro Comune da 23.000 abitanti: “La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità il disegno di legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici”. Una legge che potrebbe aiutare l’Italia ad affrontare il futuro grazie alla forza di comunità e territori. 
“Si tratta di un’opportunità per i territori e le comunità: dobbiamo puntare sulla cultura e sulla green economy. I 5.585 Piccoli Comuni amministrano più della metà del territorio nazionale e sono la base per valorizzare difendere la nostra identità”.

Il disegno di legge è stato approvato all’unanimità: “Se l’obiettivo è aumentare le tasse e gli stipendi dei politici diremo no alle fusioni. La nuova legge contiene la possibilità di istituire centri multifunzionali per la fornitura di servizi in materia ambientale,sociale, energetica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, autorizzati a stipulare convenzioni e contratti di appalto con gli imprenditori agricoli”.

Misure che potranno finanziare numerosi interventi: “E’ previsto lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2017 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023, destinati a finanziare interventi in tutela dell’ambiente e dei beni culturali, mitigazione del rischio idrogeologico, l’acquisizione delle case cantoniere e ferrovie disabitate per realizzare circuiti turistici e promuovere la vendita di prodotti locali”.

“Se fosse riconosciuta ai piccoli Comuni la funzione di sviluppo socio-economico del territorio, la Lunigiana potrebbe rinascere attraverso la semplificazione e l’accesso a norme che consentono la diffusione della banda ultralarga e la possibilità di realizzare iniziative per sviluppare l’offerta complessiva dei servizi postali congiuntamente ad altri servizi in specifici ambiti territoriali, attraverso la rete capillare degli uffici postali”.

Nella legge si prevede il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile ed una serie di norme per facilitare e promuovere la vendita diretta dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile, cioè quelli per i quali le aree di produzione e trasformazione sono poste a una distanza non superiore a 50 chilometri di raggio dal luogo di vendita e in assenza di intermediari commerciali.

“Nel disegno sono previste agevolazioni nella rete dei trasporti delle aree rurali e montane. Per questi territori la legge predispone un Piano per i trasporti con particolare riguardo al miglioramento delle reti infrastrutturali, nonché al coordinamento tra i servizi, pubblici e privati, finalizzati al collegamento tra i comuni delle aree rurali e montane, e con i comuni capoluogo di provincia e regione”.

Fra gli obiettivi più importanti il recupero e riqualificazione dei centri storici, mediante interventi integrati che prevedano il risanamento, la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio, promuovendo la creazione di alberghi diffusi in una logica di efficientamento energetico