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Le dighe a monte non sono sostenibili perché dovrebbero sorgere in siti che cambiano continuamente morfologia a causa dell’escavazione. Il bypass sotto il Monte D’Arma rischia di sovraccaricare troppo il Gragnana mentre abbattere i ponti storici è inutile. Parola di Riccardo Caniparoli, geologo napoletano di nascita e carrarese di adozione, che boccia senza appello lo studio Seminara e gli interventi da esso scaturiti previsti nel Masterplan della Regione Toscana per il Carrione.

Secondo Caniparoli, il docente universitario non ha individuato le vere cause delle ultime alluvioni che si sono abbattute su Carrara, ovvero la Strada dei Marmi e il piazzale Città di Massa. La prima ha modificato gli assetti delle acque sotterranee, mentre il secondo oltre a ostruire la foce del Carrione ostacola il processo osmotico tra il fiume sotterraneo e quello superficiale. Il risultato è che da quando queste due opere sono state realizzate, nei primi anni 2000, il nostro territorio è stato flagellato dai problemi idraulici.

Per il geologo dunque, i ponti storici del centro città possono essere salvati.

Secondo Caniparoli dunque i progetti legati allo studio Seminara non sono adeguati perché intervengono solo sugli effetti e non sulle cause dei problemi idrogeologici della città. «Le opere in programma, ammonisce il geologo, stanno mettendo a serio rischio la nostra città»