Ha aspettato di aver pranzato, insieme alla moglie. E che il figlio e la nuora fossero usciti insieme ad amici per trascorrere una giornata al mare. Poi ha preso la pistola e, poco dopo le 15 e 30, ha sparato alla testa alla donna con cui ha condiviso una vita intera. Poi ha ucciso il loro cane e infine ha puntato l’arma contro di sé. Sono questi i particolari che emergono dalle indagini condotte dai carabinieri di Zeri e di Pontremoli sulla tragedia che sabato 13 agosto ha sconvolto la comunità di Zeri e della Lunigiana intera .

Hanno vissuto insieme una vita intera. E quella vita, fatta di sacrifici, di semplicità e amore, l’hanno finita insieme, in maniera tragica. Andrea e Marisa Triscornia, 89 anni lui, 88 lei, di origini carraresi, sono morti, a La Dolce-Foce di Rossano, una località inerpicata sui monti del comune di Zeri. Secondo una prima ricostruzione il marito ha prima esploso un colpo d’arma da fuoco contro la moglie. Poi si sarebbe tolto la vita. La pista che seguono gli inquirenti è quella dell’omicidio suicidio. Fino a tarda notte di sabato si sono occupati dei rilievi e delle prime ricostruzione dei fatti i carabinieri della stazione di Pontremoli e il magistrato di turno che si è presentato nel luogo della tragedia. Per il momento trapela ben poco del fatto di sangue che ha scosso non solo la comunità di Zeri, ma tutta la Lunigiana dove la notizia è trapelata intorno alle dieci di sera. A trovare i corpi dei genitori senza vita è stato uno dei figli, che, non sentendo i genitori per tutto il pomeriggio si sarebbe presentato insieme alla moglie nella abitazione che si trova nella piccola frazione di Rossano. La scena che il figlio si è trovata davanti è stata terribile: gli anziani genitori giacevano in una pozza di sangue. Per loro non c’era più nulla da fare.

pontremoli obitorio
pontremoli obitorio

I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La casa dei Triscornia è stata poi passata al vaglio dai carabinieri, in cerca di un messaggio, una lettera che potesse aiutare a fare chiarezza su quanto accaduto. Per il momento è davvero presto per azzardare delle ipotesi: la cosa certa è che si tratta di una tragedia della disperazione, quella disperazione che avrebbe spinto l’anziano a uccidere prima la moglie e poi a rivolgere la stessa arma da fuoco contro di sè. La notizia della duplice e tragica morte ha sconvolto la piccola comunità di Zeri. Il sindaco Egidio Pedrini non aveva la forza di rilasciare dichiarazioni. «Siamo di fronte a una tragedia che ha scosso l’intero paese». E proprio il paese ha poca voglia di commentare. Quella anziana coppia però la ricordano tutti: «Stavano insieme da una vita»

il tirreno