Il consiglio comunale ha votato la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Si tratta di una manovra, prevista dalla legge, volta a verificare l’andamento della spesa e delle entrate del comune a metà anno e contestualmente a verificare la presenza di eventuali debiti non coperti da stanziamenti specifici in bilancio.

Da questo secondo punto di vista nessuna sorpresa.

Per quanto riguarda l’andamento invece delle spese, la variazione registra un significativo incremento delle risorse nel settore Diritti sociali, politiche sociali e famiglia che passa da 9,5 a 10 milioni di euro, con un balzo di circa 500.000. E’ il settore del sociale e degli asili nido.

Sono inoltre previsti alcuni interventi tecnici dalla nuova contabilità armonizzata (iva, segnaletica stradale etc), più risorse per le demolizioni richieste dall’autorità giudiziaria e la copertura finanziaria per la realizzazione dell’ascensore della scuola di Romagnano.

Per quanto riguarda le entrate si registrano scostamenti in diminuzione sulla tassa marmi nonostante l’aumento delle aliquote previsto a seguito, da un lato, della sospensione dell’attività di alcune cave, dall’altro per una generalizzata minor produzione di blocchi nei primi sei mesi.

In chiusura, un approfondimento nel settore in cui siamo, necessariamente e convintamente, più impegnati: il sociale.

Se andiamo a spacchettare i dati, al netto delle spese per personale, dei nidi e dei trasferimenti, ci rendiamo conto che siamo passati da 3.2 mil del consuntivo 2015 a 3.6 mil di euro come stanziamento attuale con un impegno significativo su emergenza abitativa, ricovero anziani e lotta al disagio.

E’ uno sforzo notevolissimo in un momento in cui, come noto, le risorse a disposizione degli enti locali si sono ridotte vigorosamente. Se pensiamo, come si diceva in sede di consuntivo, che rispetto al 2012 la spesa corrente è diminuita di 6 milioni di euro e la spesa nei settore strategici come istruzione e sociale è cresciuta, anche quest’anno, abbiamo la dimostrazione concreta che la faticosa politica di gestione rigorosa della spesa pubblica condotta in questi anni sta dando i suoi frutti