Sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest anche 529 visite a domicilio e 422 buoni lavoro attivati

Stanno per scadere i primi cinque mesi dall’estensione a livello regionale del progetto Pronto Badante. E il bilancio anche per l’Azienda USL Toscana nord ovest è sicuramente lusinghiero, con circa 3.000 telefonate al numero verde, 529 visite a domicilio degli operatori autorizzati e 422 buoni lavoro attivati.

“Sono dati che confermano anche per l’Azienda USL Toscana nord ovest – afferma l’assessore a sociale, sport e diritto alla salute Stefania Saccardi – che il progetto risponde a un bisogno effettivo, che intercetta le esigenze concrete degli anziani e delle loro famiglie al manifestarsi di un primo momento di fragilità. Il caso tipico è quando il nonno o la nonna o un genitore si fratturano il femore, e dal momento del loro rientro dall’ospedale occorre rivoluzionare la gestione quotidiana. Oppure quando il nonno o la nonna o un genitore, fino a un certo momento pienamente autosufficienti e lucidi, di colpo ci accorgiamo che non lo sono più, e anche lì occorre riorganizzare la vita, quella degli anziani e la nostra. Ecco, Pronto Badante è un aiuto di ‘primo intervento’ in questo genere di situazioni”.

Tante le telefonate arrivate al numero verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 ed il sabato dalle ore 8 alle 13) e tante anche le visite domiciliari che l’operatore autorizzato compie a casa dell’anziano entro 48 ore dalla chiamata.

Significativo, per l’assessore, è anche il numero di 422 buoni lavoro attivati, il che vuol dire che questo primo aiuto al manifestarsi della fragilità dell’anziano è stato utilizzato da molte famiglie, attivando un rapporto di lavoro, occasionale ma regolare in quanto comprensivo di oneri Inps e Inail, con un/una assistente familiare.

“Il progetto – aggiunge Ilario Fabri, direttore regionale dell’associazione Esculapio – dopo una prima fase di rodaggio, ha adesso numeri e caratteristiche di pieno interesse. Continua ad essere un enorme laboratorio, denso di spunti, suggerimenti e analisi approfondite in quei momenti ove i servizi presenti sul nostro territori si incrociano e rivelano la vera necessità dell’utente. La presenza del numero unico si rivela ancora una volta la chiave del buon successo, così come la possibilità di avere in un’unica seduta tante informazioni normalmente reperite in sedi diverse. Da settembre partirà definitivamente anche il percorso di coinvolgimento e formazione delle associazioni di volontariato, rendendo così definitivo il quadro di servizi offerti e permettendo al progetto di avere numeri ancora più ampi”.