AL PRESIDENTE  DEL CONSIGLIO COMUNALE

INTERPELLANZA SU PALAZZO NIZZA 

P.C. CORTE DEI CONTI DELLA TOSCANA

   AL PRESIDENTE   DELLA REGIONE TOSCANA

 Palazzo Nizza, attualmente diventato Casa del Pellegrino , inizialmente era destinato a diventare “ La Casa delle Donne”, come da progetto Piuss datato 2008, il cui costo era di 900 mila euro, di cui 512.550,00 erano cofinanziati dalla Regione Toscana. Tale progetto nasceva dall’esigenza di creare un luogo dove le donne potessero incontrarsi, confrontarsi, trovare risposte alle loro esigenze e dove poter svolgere attività di intrattenimento ed integrazione sociale. All’interno di questa struttura, sarebbe dovuto esserci un centro antiviolenza sulla donna, con allestimento di una centrale operativa telefonica ( telefono rosa ). Il progetto “Casa delle Donne” proponeva anche degli spazi , per la precisione tre mini appartamenti al terzo piano della struttura, in cui ogni donna in difficoltà, avrebbe potuto trovare accoglienza, vedendo garantito il proprio anonimato.

Improvvisamente, senza variazioni posteriori di progetto a quello primordiale, senza determinazioni dirigenziali che informassero dell’avvenuto cambiamento di destinazione d’uso, Palazzo Nizza viene destinato a diventare “Casa del Pellegrino”. La fine dei lavori, diretti dall’architetto Arturo Colle , la cui direzione operativa e coordinazione della sicurezza in fase di esecuzione è stata seguita dall’architetto Beatrice Bondielli   ed il progettista e responsabile unico del procedimento per il Comune, è l’ingegnere Fernando Della Pina, è avvenuta nei tempi previsti ( da fine febbraio 2015 a luglio 2015). 

 Di fatti, Palazzo Nizza viene inaugurato in pompa magna sabato 11 luglio 2015, dopo una riqualificazione costata 700 mila euro di cui 420 mila finanziati dalla Regione Toscana, nell’ambito dei fondi destinati a supportare le infrastrutture lungo la via Francigena.

 Pochi giorni dopo, il 16 luglio 2015viene lanciata la gara d’appalto per la gestione della struttura ricettiva, che comprende 25 posti letto, due cucine, diversi spazi comuni per l’intrattenimento ed un punto per la promozione turistica del Comune di Massa. Palazzo Nizza sarebbe dovuto diventare presto un importante punto di riferimento dell’accoglienza turistica in quanto, come prevede il progetto, sarebbe diventato un ostello. Così è stato.

 E’ notizia del  17/07/2016 , che il signor Daniele Caldana, il quale in data 17/12/2015 si è aggiudicato la gestione dell’ ostello, aprirà a breve la struttura ricettiva, con delle modifiche sostanziali, che non rispettano il bando di gara ed il capitolato del bando stesso. Il vincitore della gara di appalto informa la cittadinanza che il quarto ed ultimo piano della struttura verrà aperto a tutti, proponendo ed organizzando mostre e corsi, in primis corsi di arte culinaria, mentre il capitolato prevedeva degli spazi comuni di aggregazione ed un locale lavanderia. Inoltre, attualmente, la struttura è attrezzata anche ad accogliere le famiglie, in quanto il gestore potrà rendere indipendente un’ area “ in modo che risulti come una micro casa all’interno dell’ostello, con quindi due camere ed un bagno uniti”. 

Mi chiedo per quale motivo il signor Caldana possa effettuare cambi di destinazione d’uso , quando alcuni concorrenti sono stati respinti perchè volevano modificare la destinazione d’uso. E’ sufficiente rileggere i progetti presentati per farsene un’ idea.

 Per quanto sopra, Interpello il Sindaco per sapere : 

 – Se inizialmente furono stanziati 900 mila euro, di cui 512.550,00 finanziati dalla Regione Toscana per riqualificare Palazzo Nizza con destinazione “Casa delle Donne”, poi successivamente, invece, i soldi stanziati sono stati 700 mila, di cui 420 mila finanziati dalla Regione Toscana, dove sono finiti i 200 mila euro di cui 92.550,00 provenienti da fondi regionali , che  non sono stati usati per questo tipo di intervento?

– Perché non esistono progetti posteriori all’originale Piuss dove si ha una variazione d’utilizzo dell’immobile?
– Perché questa attuale gestione del Palazzo del Pellegrino propone attività che non attingono a ciò che era scritto nel bando di gara e nel capitolato dello stesso?
 
Chiedo alla Corte dei Conti Regionale di avviare un’indagine per accertare se i fondi regionali sono stati utilizzati in modo adeguato e per verificare che il progetto sia stato realizzato nel pieno rispetto dei criteri regionali e del bando pubblico. Chiedo, inoltre, al Sindaco volpi se non intende DIFFIDARE l’attuale gestore dal intraprendere iniziative che non siano conformi ai progetti compresi nel bando pubblico. Distinti saluti
 Richiedo anche copia di planimetrie catastali degli anni 2008, 2011, 2015, 2016.

 Stefano Benedetti

Consigliere Comunale