E’ stato trovato ieri sera senza vita un artigiano quarantacinquenne, impiccato nel campanile della chiesa dell’ex convento dei Frati Cappuccini di Soliera. L’uomo lascia la moglie e due figli in tenera età. Il drammatico episodio è avvenuto nella serata di sabato scorso.

Nella tarda serata l’artigiano, molto conosciuto in Lunigiana dove in una nota località gestisce un’attività commerciale, non aveva ancora fatto rientro a casa. Un particolare insolito che ha destato la preoccupazione dei famigliari che hanno così iniziato a telefonargli e non ricevendo alcuna risposta si sono recati di persona nell’attività commerciale situata distante qualche chilometro dall’abitazione per verificare che non si fosse attardato a svolgere dell’ulteriore lavoro oppure colto da malore. Ed è qui che uno dei congiunti ha rinvenuto un foglio lasciato dall’uomo il cui contenuto purtroppo non lasciava presagire a nulla di buono. Infatti l’artigiano avrebbe scritto parole di addio e di scuse. Da quel momento iniziavano momenti di angoscia per questa famiglia che improvvisamente si ritrovava ad affrontare una situazione mai immaginata e inaspettata. Quindi le ricerche del congiunto con la speranza di arrivare in tempo per scongiurare il peggio. Ma purtroppo l’epilogo della vicenda si era già compiuto con l’artigiano che così come aveva annunciato aveva portato a termine l’insano gesto. Sul posto interveniva il servizio di emergenza urgenza del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri per le formalità di legge. Non sono note le motivazioni che hanno spinto il quarantacinquenne a prendere questa drammatica decisione.

 

il tirreno