Una notte di ordinaria follia quella che ha preceduto la giornata di festa del 2 giugno. All’ospedale Noa si è presentato un quarantenne massese in evidente stato di ebbrezza e ha scatenato il pandemonio: sono dovuti intervenire polizia e carabinieri per riportare la calma, ma c’è voluta tutta l’esperienza delle forze dell’ordine ha far concludere l’intervento senza che nessuno si facesse male. O quali. Un militare e un agente sono dovuti ricorrere alle cure mediche, ma la prognosi non è grave e se la caveranno con due o tre giorni di assoluto riposo.

Tutto è cominciato verso mezzanotte: l’uomo aveva un dolore al costato e voleva essere visitato prima degli altri pazienti che si trovavano in sala d’attesa. Ma le sue condizioni non sono state considerate così gravi come credeva lui e così gli infermieri e il medico di turno gli hanno detto di pazientare un attimo perché dovevano visitare gli altri. Ed è qui che il quarantenne ha perso la testa. Voleva prendere a pugni il dottore, ma un operatore sanitario gli ha impedito di centrare il bersaglio. A quel punto è partita la telefonata al centralino dei carabinieri ed è intervenuta la prima pattuglia. L’uomo è persona conosciuta alle forze dell’ordine e così quando i militari hanno scoperto di chi si trattava – ha già danneggiato diversi locali in città a causa degli scatti di ira – hanno chiesto rinforzi. E oltre ai colleghi del radiomobile è arrivata al Noa anche una volante della polizia. ma non è stato semplice lo stesso fermare il quarantenne, che nel frattempo aveva letteralmente creato lo scompiglio. Tanto che un paio di pazienti hanno preferito uscire per non rischiare di essere coinvolti nella gazzarra.

il tirreno