“Spiace leggere che il segretario del Pd massese pur di trovare spunti di polemica politica con il sottoscritto stravolga i concetti che costruttivamente ho cercato di illustrare, a beneficio del  nostro territorio, ricorrendo anche a frasi che non ho mai pronunciato e che non condivido neppure. Vogliamo parlare di sanità massese, è giusto farlo, è legittimo anche avere diverse posizioni e scontrarsi nel merito delle questioni, se l’obiettivo è colmare le lacune esistenti e migliorare i servizi. Se invece il metodo è buttarla in caciara, il merito stento a trovarlo e l’obiettivo mi pare piuttosto quello di trovare pretesti per attaccare chi è stato eletto (peraltro anche con parecchie migliaia di preferenze) a rappresentare il territorio in Consiglio regionale, ecco allora così non ci sto. Innanzitutto il segretario Tongiani fa un po’ di confusione sulle competenze tra enti locali. La Regione ha il compito della programmazione sanitaria, i Comuni indicano priorità e progetti, e questo è quello che ho sempre sostenuto anche nelle mie ultime dichiarazioni quando ho chiesto un atteggiamento propositivo e concreto da parte dell’amministrazione massese. La Regione non è un bancomat da cui prelevare soldi, vanno fatte richieste puntuali e ben motivate, messi a punto a livello locale strumenti per definirle e aperto un tavolo di confronto continuo e costante. Né tantomeno è un bancomat la commissione Bilancio che presiedo, perché non è così come dice Tongiani che si ricopre un ruolo istituzionale; vorrei peraltro ricordare al segretario comunale del partito che chi viene eletto in Consiglio regionale, a differenza di chi viene eletto sindaco, non è depositario di funzioni amministrative. Il mio ruolo è portare in Consiglio regionale le istanze del nostro territorio attraverso atti di indirizzo e proposte di legge, la qual cosa si riesce a fare nel migliore dei modi se dalle amministrazioni comunali arrivano gli input necessari. Se a me spettasse la progettazione locale, lo scorso 31 maggio non dovrei essere stato eletto consigliere regionale ma sindaco dei 17 comuni di questa provincia. Ribadendo quanto già detto nel mio primo intervento sulla sanità, sono pronto a iniziare un percorso comune, chiedendo un impegno concreto all’ente Regione su quelle che riteniamo che siano le priorità, che il comune di Massa vorrà progettare. Buffo poi che mi si accusi di voler privatizzare la sanità, dal momento che le linee della Regione Toscana, più volte ribadite anche dal presidente, sono state quelle per cui la sanità è pubblica e tale rimarrà. Non so francamente a cosa si riferisca il segretario quando mi attribuisce idee di privatizzazione. Forse non si vuol capire che è proprio per garantire quel diritto di universalità di accesso che la sanità pubblica può valutare in certi contesti di collaborare con il privato, che tante volte è privato-sociale e raccoglie tutte quelle realtà che già fanno parte integrante del nostro sistema e svolgono un ruolo meritorio. E forse se lasciassimo da parte puerili ideologismi e attacchi strumentali e ragionassimo insieme concretamente su come risolvere le criticità, ne guadagnerebbero tutti e in primo luogo i cittadini massesi”.

 

Così Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd, in merito al dibattito sulla sanità locale.