sono un cittadino che ha risieduto per 7 anni in zona Partaccia, subendo in quel periodo almeno 6 gravi alluvioni, nell’indifferenza generale degli Enti locali

Al punto che a dicembre 2014, preso atto della totale mancanza di volontà di tutti gli Enti locali di affrontare concretamente la gravissima problematica, si sono visto costretto a cambiare casa, con gravi costi economici ed umani, trasferendomi in una zona più sicura!

Credo di avervi parlato già in passato di mie reiterate istanze di accesso ex L. 241-90 indirizzate al Comune, riguardanti in particolare un PRESUNTO  progetto di adeguamento dell’asta idrica del fosso  Calatella, che versa ormai cronicamente in uno stato di sostanziale inadeguatezza e di pessima funzionalità idraulica, oltre ad essere interessato da numerose e famigerate TOMBATURE ESEGUITE ABUSIVAMENTE DA PRIVATI,  ragioni  queste per le quali si ritiene che ciò abbia sensibilmente contribuito nel determinare i gravi e ripetuti eventi alluvionali da me ( e da altri residenti) subiti tra il 2008 e il 2014 dopo l’istanza  di accesso depositata di ottobre 2015, ho ricevuto una nota a firma di Della Pina e Tavella in cui l’accesso MI VENIVA NEGATO sulla base di discutibili  argomentazioni; mi si accusava, infatti, infondatamente di voler esercitare un controllo generalizzato nei confronti dell’attività dalla P.A., quando invece la mia richiesta era ben motivata e soprattutto circoscritta!

ho rinnovato l’istanza e finalmente (dopo quasi 5 mesi, in evidente violazione  del termine di 90 gg stabilito ex lege) ho ricevuto a inizio maggio un riscontro positivo (nota prot. 2016/00025803 del 29.04.2016, che allego in copia) in cui vengo invitato a recarmi presso il Servizio prot. civile e salvaguardia idrogeologica per accedere agli atti

Pertanto, stamani sono stato nell’ufficio dell’ing. Della Pina, sesto piano del Comune, per esercitare finalmente il mio diritto; mi hanno riferito che Della Pina non c’era perché non è giorno di appuntamento; strana circostanza, visto che nella nota da me ricevuta non si parlava affatto di orari o giorni di accesso né mi si  rivolgeva alcuna raccomandazione di prendere appuntamento prima di recarmi in Comune.

Morale della favola: ho dovuto fissare appuntamento per giovedì 26 maggio h. 10,00 per poter vedere gli atti e estrapolarne copia. Come si suol dire, meglio tardi che mai!

Ma oltre a questa condotta altalenante del Comune, che prima nega, poi consente l’accesso e costringe un cittadino a ripetute peregrinazioni e a perdita di tempo ed energie, LA COSA PIU’ INCREDIBILE E’ IL CONTENUTO DELLA NOTA PROT.  2016/00025803 DEL 29.04.2016.

In parole povere, a proposito dei presunti progetti di adeguamento dell’asta idrica del Calatella (che scorre tra via degli Unni e via dei Campeggi, proseguendo in direzione via Baracchini, sino a giungere nel Lavello)  IL COMUNE SI E’ LIMITATO A DIRE:

1. CHE IL PROGETTO DA LUI PRESENTATO (EVIDENTEMENTE CON VARI ANNI DI RITARDO, VISTO CHE LE ALLUVIONI SONO COMINCIATE A FINE 2008 E I CITTADINI LE AVEVANO  PUNTUALMENTE DENUNCIATE)  E’ STATO RESPINTO DAL GENIO CIVILE!

2. CHE UNA RECENTE NORMATIVA – L.R. 22/2015 IN ATTUAZIONE DELLA L. 56/2014 – HA TRASFERITO LE COMPETENZE IN MATERIA DAI COMUNI ALLA REGIONE!

Come dire che il Comune, DOPO AVER  GRAVEMENTE SOTTOVALUTATO IL PROBLEMA PER ALMENO 7 ANNI, ORA SE NE VORREBBE LAVARE LE MANI PERCHE’ NEL FRATTEMPO E’ ENTRATA IN VIGORE UNA NUOVA NORMATIVA!!!

Alla luce della condotta dell’Amministrazione comunale di Massa (e non solo: vedasi anche la Provincia di Massa Carrara, di cui potrei riferire in separata sede),  una condotta che definirei vagamente kafkiana, mi domando:

A.  perché l’Ente ha aspettato tanto a presentare quel progetto quando le criticità gravi erano già emerse da anni ed erano state segnalate con dovizia di particolari dai residenti?

B. perché l’ex Sindaco Pucci ha emesso due ordinanze (la nr 138 del novembre 2010 e la nr 169 del novembre 2012) in cui si intimava a TUTTI  I CITTADINI DI DEMOLIRE ENTRO BREVE TUTTE LE TOMBATURE ABUSIVE SUI CORSI D’ACQUA E POI IL COMUNE NON HA AVVIATO ALCUNA EFFICACE AZIONE LEGALE PER FAR RISPETTARE QUELLE ORDINANZE?

C. perché il Comune, visto che ha intimato ai privati cittadini di demolire le LORO tombature abusive, NON HA PROVVEDUTO A DEMOLIRE LE PROPRIE, COME QUELLA PRESENTE IN VIA DEI CAMPEGGI, NEI PRESSI DELLL’INCROCIO CON VIA BERTOLA?  PUO’ UN ENTE EMETTERE UN’ORDINANZA A CARICO DEI CITTADINI ED ESSERE LUI STESSO A NON RISPETTARLA?

Confido in un significativo interesse di codesti Organi di stampa a tali incresciose e frustranti vicende, delle quali ritengo di essere stato ed essere tuttora vittima, unitamente a molti altri cittadini massesi

Resto a disposizione per ogni chiarimento necessario

S.R (lettera firmata)