“In merito alle affermazioni del signor Domenico Colle riportate dal quotidiano La Nazione mi preme precisare alcuni punti importanti per la comprensione di quanto accaduto e per rassicurare i cittadini sulla qualità della sanità apuana”. Chi parla è il dottor Mirko Lombardi, primario della chirurgia, che ricostruisce l’iter clinico del caso in questione: “si trattava di un tumore (dal latino tumor cioè tumefazione, massa) cistico a coinvolgimento multiviscerale (più organi interessati) con caratteristiche, all’immagine radiologica, sospette di malignità. Inoltre, la storia clinica non indicava alcuna patologia cronica in evoluzione e non era possibile, preoperatoriamente definirne con certezza la benignità o malignità delle masse; neanche la biopsia percutanea sarebbe stata dirimente. E’ bene sottolineare che  il caso è stato discusso approfonditamente in un team multidisciplinare perché complesso, tanto è vero che è stato necessario un intervento ad alta complessità chirurgica, vista l’estensione delle cisti a più organi, la necessità di intervenire chirurgicamente è stata ampiamente condivisa con il paziente, la famiglia e il medico curante che, a sua volta, ha  sollecitato l’intervento dato l’aggravarsi delle condizioni del signor Colle. La benignità delle lesioni – conclude Lombardi –  è stata da tutti, paziente in primis, accolta con enorme soddisfazione”. Per quanto riguarda la parte relativa al risarcimento danni e l’interessamento del difensore civico regionale si sottolinea che, ad oggi, non vi è alcun contenzioso tra l’ASL e il signor Colle. Solamente il 15 luglio del 2015, il difensore civico ha inviato all’ex Asl 1 una richiesta di chiarimenti e documentazione clinica relativa all’intervento chirurgico, peraltro avvenuto nel 2012. Fino ad allora non era mai pervenuto all’URP alcun reclamo, segnalazione scritta o verbale, né alcuna lamentela. La documentazione richiesta è stata regolarmente fornita e, con nota del settembre 2015, il difensore civico informava la ASL che l’istruttoria della pratica era completa e ringraziava per la collaborazione. Il 3 febbraio 2016 venivano richieste alla ex Asl 1 ulteriori integrazioni, prontamente trasmesse. Con un’ultima nota del 22 aprile 2016, il difensore civico regionale informa l’ex Asl 1 che, in merito alla pratica, sono in corso ulteriori approfondimenti. La nota è stata trasmessa dall’ufficio relazioni con il pubblico all’ufficio sinistri dell’ex Asl 1 per opportuna presa d’atto e per eventuali adempimenti del caso.

Sui toni usati dalla stampa locale, interviene anche la direttrice generale, Maria Teresa De Lauretis: “La sanità di Massa Carrara è tutt’altro che da incubo – afferma De Lauretis –  infatti nella ex Azienda USL 1 ogni anno vengono eseguiti oltre 27.500 interventi chirurgici; gli accessi ai pronti soccorso sono 81.000, si effettuano oltre 200.000 indagini radiologiche e oltre 3 milioni di esami di laboratorio con richieste risarcimento danni assolutamente nella media”.