L’amministrazione in occasione del bilancio di previsione 2016 ha rivisto il sistema tariffario di mense e asili nido.

L’obiettivo, in linea con quanto emerso dal lavoro delle commissioni consiliari e dal confronto con le forze sociali, è quello di andare da un lato ridurre le tariffe per le fasce più basse e dall’altro omogeneizzare le fasce isee tra le tariffe dei nidi e quelle delle mense scolastiche, mantenendo comunque costi al di sotto delle medie regionali ed un servizio di qualità.

Nel settore delle mense il cambiamento riguarda ben 800 bambini su 3000.

Storicamente nel nostro comune dopo la fascia esente (da 0 a 5000 euro di isee) si prevedeva per le tariffe da 5000 a 10.000 euro e da 10.000 a 15.000 euro un costo della mensa pari rispettivamente a 4 e 4,25 euro. Nell’ottica di favorire le categorie economiche più disagiate l’amministrazione per l’anno 2016-2017 ha deliberato una riduzione rispettivamente a 3,25 e 3,75. A queste riduzioni si aggiungono le esenzioni che riguardano una fascia molto ampia di famiglie (436 erano esenti). Si tratta di un investimento importante nel settore del sociale e dell’istruzione per favorire l’accesso al servizio a più ampie fasce di popolazione. Nulla cambia per le altre tariffe fatto salvo un lieve aumento per chi non presenta l’isee (da 6,9 a 7 euro)

Nel settore dei nidi raddoppiano le fasce che passano da 6 a 12 (come nelle mense) con una riduzione di tariffa per le tre categorie più basse (fino a 15.000 euro). In particolare la prima fascia passa da 44 a 30 euro e la seconda da 86 a 60 e la terza da 110 a 100.

Cambiano anche le dinamiche sulle fasce alte: rispetto alla tariffa a 190 euro per tutti, sono previste diverse modulazioni a seconda del reddito con un aumento massimo per la fascia isee più alta (sopra i 55.000 euro) a 280 euro, comunque abbondantemente più bassa rispetto alla media dei comuni toscani.

Si tratta di un ulteriore sforzo  –  affermano gli amministratori  – che, grazie alla collaborazione dei consiglieri comunali, consente di ripartire il carico fiscale con maggiore attenzione alle fasce più deboli, pur mantenendo un livello di qualità molto alto“.

E’ bene ricordare che in un periodo di forte contrazione delle disponibilità economiche nelle amministrazioni comunali, sono pochi gli enti locali che hanno una diffusione di punti cottura così ampia e la gestione diretta degli asili. Una scelta che conferma come per questa amministrazione il settore dell’istruzione, a tutti i livelli, sia prioritario.

tariffe mense