Ancora sangue nel mondo nel marmo. Nelle prime ore della mattinata alla ripresa del lavoro un uomo del 1955 ha perso la vita dopo un grave infortunio in un laboratorio di marmi di Massa. A dare l’allarme sono stati i compagni di lavoro. I soccorsi sono arrivati in tempi strettissimi, l’uomo è arrivato in fin di vita al pronto soccorso ed è morto poco dopo.

La vittima si chiamava Carlo Morelli, aveva 61 anni, abitava a Marina di Carrara. Era dipendente della cooperativa Co.Se.Luc, una segheria di marmo nella zona industriale di Massa di proprietà di Giuseppe Corsi, anche presidente della cooperativa. Secondo una prima ricostruzione Morelli stava caricando con altri compagni di lavoro un carrello di lastre di marmo nel laboratorio, quando, per cause ancora non accertate, è stato travolto da una parte del carico ed è morto schiacciato.

Morelli avrebbe dovuto firmare un contratto a tempo indeterminato a breve e smettere di essere un lavoratore precario. Era un lavoratore interinale e ai compagni nei giorni scorsi aveva detto “finalmente farò le ferie questa estate”.  Morelli lavorava nel settore da oltre 30 anni: l’ultimo impiego alla Ronco Marmi srl di Carrara, che chiuse nel 2012, lasciandolo senza lavoro. Viveva con la moglie e a carico aveva anche la figlia, di 35 anni e il nipotino.