È entrato nella farmacia Comunale di piazza Alcide De Gasperi, davanti al tribunale di Massa, con una pistola in pugno. Ha intimato, con uno spiccato accento campano e una pistola in pugno, ai medici – tre donne – che erano dietro al bancone e ai quattro clienti che attendevano il loro turno di stare fermi e si è fatto consegnare l’incasso ripulendo le casse. Qualche centinaio di euro il bottino, non più di cinquecento. Poi con la stessa freddezza è uscito e si è incamminato con passo spedito in direzione Zecca. Dove probabilmente – a metà strada – c’era un complice che lo attendeva in auto con il motore acceso. In tutto l’azione del rapinatore solitario è durata un paio di minuti. Freddo e deciso, anche se l’arma molto probabilmente era un giocattolo. Aveva un berretto calato in testa, in modo da non essere riconoscibile dalle immagini girate dalle telecamere di videosorveglianza che ci sono all’interno della farmacia. La speranza è che abbia fatto l’errore di calzarlo pochi istanti prima del colpo, dato che davanti al tribunale ci sono diversi occhi elettronici che possono averlo ripreso mentre attendeva il momento giusto. Ma questo si potrà capire soltanto nei prossimi giorni.
L’allarme è scattato immediato e sono intervenuti i carabinieri del radiomobile, che hanno iniziato le ricerche seguendo l’identikit fatto dai clienti e dai medici che si trovavano nella Comunale. Aveva un giubbotto blu ed era di piccola statura, non più di un metro e sessantacinque l’altezza. Anche la scientifica della squadra mobile ha dato il suo apporto isolando alcune tracce che potrebbero dare una mano alle indagini. Spaventate le farmaciste, una di loro si è misurata la pressione perché aveva problemi di respirazione. «È stato molto determinato, non avevano mai visto una pistola così da vicino», ha raccontato la più giovane.
Ma il particolare che più potrebbe risultare importante è l’accento campano, lo stesso che avevano i due rapinatori che hanno colpito in viale Roma, guardacaso sempre in una farmacia. Pure loro avevano delle pistole, che il medico che se le è viste puntare ha detto essere dei giocattoli. Il collegamento viene da solo, insomma. Secondo i carabinieri si tratta delle stesse persone. Probabilmente soltanto uno ha messo a segno il colpo per non destare troppi sospetti. E il complice lo ha atteso per la fuga. Fatta almeno per la prima parte a piedi.
Resta da capire cosa diranno le telecamere, dato che in viale Roma non hanno fornito alcun elemento. Il sospetto è che si tratti di una banda di trasfertisti del crimine.

il tirreno