
Stavano percorrendo via del Casone a bordo di una Panda rossa, quando hanno perso il controllo del mezzo e sono andati a sbattere contro un palo. Tagliando anche un tubo del gas. All’interno dell’abitacolo un uomo sulla quarantina e una donna sulla settantina, mamma e figlio. I due stavano litigando animatamente prima dello scontro e una delle cause della perdita del controllo è stata proprio questa secondo gli inquirenti. Si sospettava uno stato di ebbrezza che però non è stato accertato. Anche perché dopo quello che è successo invece di prestare soccorso alla mamma è scappato via, facendo perdere le proprie tracce. E costringendo i vigili urbani a una caccia che è durata per tutto il pomeriggio. Comunque l’anziana è stata ricoverata al Noa e nonostante quelle che erano le preoccupazioni iniziali, le sue condizioni non sono gravi al punto tale da metterne in pericolo la vita. Per poterla soccorrere però i vigili del fuoco sono stati costretti a tagliare le lamiere dell’utilitaria.
L’incidente è avvenuto poco prima delle 15. Secondo alcuni testimoni, la Panda, nonostante via del Casone sia una strada piuttosto stretta, viaggiava a velocità sostenuta. E l’uomo che era al volante stava gesticolando animatamente, litigando con la signora che era seduta al suo fianco. Stavano litigando, come ha confermato anche l’anziana quando i vigili urbani gli hanno chiesto quello che era successo. Dicevamo dell’urto, che è stato davvero violento: basta vedere come si è accartocciata la parte anteriore della vettura, dopo aver picchiato contro il palo di metallo. Il quarantenne è uscito immediatamente, dato che dalla sua parte i danni erano minori. Non è riuscita la stessa cosa alla donna, che le ferite hanno bloccato sul sedile. Fino a che non sono arrivati i pompieri non è stato possibile liberarla.
Approfittando del trambusto il quarantenne ha fatto perdere le proprie tracce. Sono stati i vigili urbani a chiedere alla ferita con chi si trovasse in macchina – dato che era intestata a lei – e a quel punto sono iniziate le ricerche. Prima con il timore che la botta gli avesse provocato una perdita della memoria e uno stato di disorientamento. Poi con il passare dei minuti, e visto che non si riusciva a trovarlo da nessuna parte, le forze dell’ordine si sono convinte che la fuga era volontaria. Probabilmente per nascondere qualcosa: una signora gli ha parlato subito dopo l’urto contro il palo e ha detto agli agenti municipali di aver notato che biascicava e non riusciva ad articolare le parole.
Nonostante le forze in campo, però, non si è riusciti a trovarlo subito. Una pattuglia ha fatto anche un tentativo all’ospedale, dove era ricoverata la mamma. I carabinieri avevano pensato che si fosse ravveduto e volesse sapere come stava l’anziana. Invece niente. Lo hanno trovato verso sera, vicino alla sua abitazione.
il tirreno