“Si ricordano delle comunità montane solo durante il periodo delle elezioni – critica Lorenzo Ricci, esponente della Lega Nord massese – Sembra quasi che Sindaco ed Amministrazione facciano una netta distinzione fra cittadini di serie A e cittadini di serie B, relegando quest’ultimi unicamente a bacino elettorale. Ma per noi , come dovrebbe essere per tutti, non è così. I problemi sono molteplici e, purtroppo, sempre gli stessi da anni: strade dissestate, illuminazione insufficiente, servizi non idonei. Perché non vi è la volontà di provare almeno a risolvere tali problematiche? Siamo stufi delle false promesse.

strada canevara.1JPGAccogliendo le numerose segnalazioni giunteci dalla cittadinanza – continua Ricci – abbiamo deciso di dar vita ad una serie di comunicati con cadenza settimanale focalizzati unicamente sulle problematiche di quei paesi sempre dimenticati, iniziando dal primo che troviamo allontanandoci dal centro: Canevara. Vi ricordate delle frane di anni fa? Probabilmente no, ma, tranquilli, neanche l’Amministrazione se ne ricorda. Da allora sono stati “provvisoriamente” situati dei blocchi di cemento per evitare ulteriori danni in attesa di risolvere il problema che, evidentemente, è ormai passato in secondo piano. Oltre alla presa in giro da parte di coloro che promisero un intervento in tempi brevi, tali blocchi rappresentano, di fatto, un pericolo per tutti coloro che transitano per la strada, soprattutto in orari notturni. Come se ciò non fosse abbastanza, in diversi punti parte del muretto che si affaccia sul fiume è ormai crollato, sostituito da reti da cantiere che, ovviamente, non garantiscono alcuna sicurezza.

Procedendo lungo la strada, ci sono stati segnalati punti in cui la vegetazione è ormai prossima all’invasione della carreggiata, con potenziali rischi di caduta alberi e, conseguentemente, possibili nuove frane; ma neanche in questi casi il Comune ha ritenuto necessario un intervento, lasciando perplessi i cittadini.

Infine, entrando nella bella Canevara, si può notare come nel paesino nulla sia fuori posto: peccato, però, che questo pregio non sia assolutamente dovuto all’Amministrazione che, nuovamente, si disinteressa dei bisogni dei “cittadini di serie B”; bisogna infatti ringraziare il senso civico di coloro che vi abitano se il luogo non è trascurato.

E queste rappresentano solo le principali criticità di una zona lasciata a se stessa.

Ma siamo sicuri che– conclude Ricci – alla prossima tornata elettorale magicamente tutti si ricorderanno di quei cittadini ignorati per 5 anni, ritornando a riempirsi la bocca di false promesse nella speranza di catturare voti”.