Dopo l’allarme lanciato dalla commissione Pari Opportunità del Comune di Carrara presieduta da Alessandro Bandoni e a seguito della mozione presentata in consiglio comunale dalla capogruppo del Pd Roberta Crudeli, l’Azienda Sanitaria locale fa il punto sul tema delle interruzioni volontarie di gravidanza. A intervenire è il direttore di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Apuane, dr. Antonio Ragusa, che chiarisce in primo luogo «che il diritto all’applicazione della legge 194, sul territorio apuano, è garantito nel rispetto dei vincoli normativi». Per l’interruzione volontaria di gravidanza a Massa-Carrara non ci sono liste di attesa e gli interventi vengono eseguiti dopo sette giorni dalla prima visita, garantisce il primario. Quanto ai dati divulgati dalla commissione Pari Opportunità, dai quali emergeva per il 2015 un calo degli aborti volontari di circa 100 unità, il dottor Ragusa spiega che «il numero si riferisce alle sole interruzioni chirurgiche ed quelle mediche». Lo scorso anno oltre trenta donne hanno preferito eseguire la nuova pratica medica. Contestualmente, sottolinea il primario, «è partita una campagna aziendale di sensibilizzazione sulla contraccezione che prevede, tra l’altro, una collaborazione stretta con i servizi territoriali». In questo ambito «dopo la procedura di IVG, per impedire le recidive, la donna può scegliere di inserire gratuitamente la spirale e ad oggi ne sono state inserite più di cento». Una possibilità che, conclude il primario di Ostetricia e Ginecologia, «aiuta sicuramente a ridurre in modo consistente il numero degli aborti».