La commissione lavori pubblici ha recentemente fatto un sopralluogo presso il parcheggio dell’ex mercato coperto per verificare l’effettiva installazione delle telecamere di sorveglianza e la condizione della struttura.

Constatata la presenza dell’impianto di videosorveglianza sono, però, emerse forti perplessità inerenti la presenza di acqua stagnante (che deteriora il cemento), danni perpetrati da soggetti che utilizzano il parcheggio per scopi diversi da quelli cui è destinato, oltre agli impianti che sono a vista e, di conseguenza, alla mercé di chi volesse compiere ulteriori vandalismi.

L’impianto di videosorveglianza, se non costantemente monitorato da personale addetto e pronto ad intervenire, risulta una spesa per cercare, a posteriori, un eventuale colpevole. Pertanto resta da capire quale sia l’effettivo utilizzo delle telecamere ed il costo che avrebbe garantire un servizio di “pronto impiego” in caso di pericolo emergente.

Nella riunione odierna della commissione noi di Italia Unica abbiamo fatto una proposta recepita dal Presidente e condivisa dai membri della commissione stessa.

Dotare il parcheggio di una sbarra all’entrata ed all’uscita in modo che, chi accede alla struttura, prenda il tagliando all’ingresso dove viene digitata la targa ed una volta all’uscita, inserendo il tagliando, viene in automatico verificata la sosta entro il limite previsto delle due ore consentite.

In questo modo si eviterebbe alla Polizia Municipale di passare ad elevare contravvenzioni, non ci sarebbero possibilità di “dimenticanze” nell’esibire il disco orario e ci sarebbe la necessaria rotazione prevista degli autoveicoli in quanto “costretti” ad uscire entro le due ore.

Per coloro i quali fosse riscontrata, dall’impianto collegato alla sbarra, una sosta superiore alle due ore previste, con una tolleranza stabilita, scatterebbe in automatico la sanzione, avallata anche dall’identificazione mediante la telecamera apposta all’uscita.

Così facendo si risparmierebbe personale da impiegare in zone più critiche, si eviterebbero soste continue spostando l’ora del disco orario (o per lo meno bisognerebbe uscire e rientrare), ma soprattutto si eviterebbero le pericolose gimkane che vengono effettuate dagli scooter nelle ore serali.

Indubbiamente, facendo un’analisi dei costi, troviamo opportuno fare un investimento del genere anziché dover procedere ogni volta a riparare ai danni causati che, sommandosi nel tempo, creano fatiscenza alla struttura e raggiungerebbero, ben presto, costi molto più elevati.

Stefano Caruso