Cinque misure di custodia cautelare, tre in carcere e due ai domiciliari, sono state eseguite nella mattina di martedì 5 dalla polizia nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze su un gruppo criminale attivo in Versilia e dedito alla truffa alle assicurazioni attraverso falsi incidenti stradali.

In carcere, su disposizione del gip di Firenze, sono finiti tre presunti affiliati al clan dei Casalesi. Gli arrestati sono Salvatore Mundo, detto o’ mister, già in carcere a Parma, Gianluca De Chiara e Marino Cesario, catturati a Caserta.

Ai domiciliari i titolari della carrozzeria Stadio di Camaiore, Aldo Castoro eSandro Castoro. Indagate complessivamente 64 persone, tra cui due avvocati – nei cui studi sono in corso perquisizioni – e un medico legale, accusati di aver prestato i loro servizi per avviare le pratiche risarcitorie a seguito dei falsi incidenti.

Tra i denunciati, numerose persone che si sarebbero prestate a ricoprire la parte di attori nei falsi sinistri. Coinvolta nelle indagini anche una carrozzeria di Massa. Secondo quanto spiegato dalla polizia, le indagini, condotte dalla sezione criminalità organizzata della squadra mobile e sviluppatesi nel territorio toscano e, in particolare, nel comprensorio della Versilia, hanno rivelato come i tre presunti affiliati al clan dei Casalesi, “al fine di incamerare somme di denaro destinate alle casse del clan, si sono dedicati ad altre attività più remunerative, tra cui le truffe in danno delle compagnie assicurative mediante falsi sinistri stradali”.

Le indagini hanno permesso “di ricostruire la struttura verticistica dell’organizzazione criminale dedita alle truffe in danno delle compagnie assicurative, la complessa e articolata organizzazione dei falsi sinistri, i ruoli degli associati, nonché il linguaggio convenzionale utilizzato per concordare le modalità da seguire”.

 

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