L’era dell’operatore unico al Porto di Marina di Carrara terminerà ufficialmente sabato 23 aprile con la partenza della prima nave Grendi dallo scalo apuano. Lo hanno annunciato oggi Costanza e Antonio Musso, i due amministratori delegati della società genovese, che in giornata hanno incontrato i vertici delle amministrazioni locali e il mondo produttivo della provincia. Dal 1 aprile è in vigore la concessione ventennale all’utilizzo delle aree demaniali assegnata dall’Autorità Portuale e tra una ventina di giorni inizieranno le attività vere e proprie. Su Marina di Carrara verrà dirottata la storica linea tra Cagliari e Vado Ligure, attiva da 40 anni, che trasporta elettrodomestici e generi alimentari dalla terraferma all’isola e sale e gesso sfuso nella direttrice inversa. Il tutto rigorosamente in container  che arriveranno e lasceranno lo scalo apuano con un traffico su gomma da 100-120 camion al giorno, per 5 giorni la settimana, in transito dal casello di Massa fuori dagli orari di punta, quindi la notte o la mattina presto. Nel suo piano industriale da 8 milioni di eruo, Grendi ha previsto uno stanziamento da 450 mila euro all’anno  per 3 anni in contributi alle infrastrutture, stradali e ferroviarie, e l’assunzione nell’immediato di 10 dipendenti : 1 responsabile, 1 impiegato e 8 operatori con esperienza nella movimentazione merci. Le candidature già arrivate sono una trentina, ma i colloqui sono ancora in corso.

Quando alla scelta di Marina di Carrara come nuovo scalo delle linee Grendi, i due amministratori delegati hanno spiegato che essa è stata dettata da tre fattori: strategie di mercato, la disponibilità di spazi dopo l’addio di Nieddu e la collaborazione del presidente dell’Autorità Portuale Francesco Messineo. Il tutto con la “benedizione” dello storico monopolista dello scalo apuano, Enrico Bogazzi. Insomma l’approdo del gruppo Grendi a Marina di Carrara sembra davvero uno di quelli sicuri.