Carrione choc: la Provincia contesta i lavori sugli argini eseguiti da 15 tecnici e 10 ditte. E non si tratta di un provvedimento (per ora solo in sede civile) relativo al tratto di muro crollato in via Argine Destro, ma riguarda tutto l’asse del fiume che attraversa la città e i 13 lotti di lavori.  In questi giorni dall’amministrazione provinciale stanno partendo una serie di lettere di contestazione indirizzate alle ditte e ai tecnici che hanno lavorato alla realizzazione degli argini del Carrione.

Non si tratta dei lavori sulla sponda crollata il 5 novembre del 2014, ma delle opere effettuate su altri lotti che, secondo Palazzo Ducale, sarebbero “inadeguate o difformi”. Quando si parla di opere difformi sugli argini del Carrione il pensiero va immediatamente alla sponda crollata ad Avenza il 5 novembre del 2014.

Ma secondo l’amministrazione provinciale, le «inadeguatezze progettuali» e «le difformità nell’esecuzione dell’opera» non sarebbero presenti solo nel tratto di muro collassato in via Argine Destro, ma anche su numerosi altri lotti, costruiti sotto l’egida di Palazzo Ducale. È quanto emerge dalle lettere di contestazione che in questi giorni vengono recapitate su mandato dell’amministrazione apuana a «tutte le ditte coinvolte nell’esecuzione dei 13 lotti “Intervento argine Carrione”».

La “consegna” delle missive è scattata a seguito della determina 3787 del 4 dicembre 2015 con la quale la Provincia ha affidato allo Studio Legale AssociatoAnna Firomini e Adriano Martini il compito di «attuare tutte le procedure necessarie alla tutela degli interessi dell’ente nella vicenda legata all’evento alluvionale del 5/11/2914».

Tra i compiti previsti dal provvedimento c’è anche quello di dare seguito alla «nota trasmessa via e-mail in data 23/11/2015 dall’ingegner Alessandra Malagolo, dirigente del Settore Ambiente e Difesa del Suolo, con la quale chiede espressamente di prendere immediatamente l’iniziativa di inviare una lettera di contestazione a tutte le ditte coinvolte nell’esecuzione dei 13 lotti “Intervento argine Carrione”». Insomma sulla base dell’indagine condotta dai suoi tecnici, la provincia ha rilevato difformità anche in tratti di argine diversi da quello crollato e così sta notificando a tutte le ditte coinvolte le sue lettere di contestazione.

Lo conferma il professor Adriano Martini: «La provincia si vuol tutelare sul piano civile ritenendo inadeguatamente svolte alcune opere. Questo avviene sulla base delle valutazioni svolte dalla provincia stessa, che sono già agli atti». Il legale precisa che «non tutti i lotti sono ugualmente problematici» e che esistono anche «alcuni lotti conformi, come ad esempio il numero XII».

Lo stesso avvocato spiega che si tratta di un parere espresso sulla base di «quello che i tecnici di Palazzo Ducale hanno avuto la possibilità di verificare, a seguito di una valutazione semplice». Come a dire che l’indagine condotta “in house” dall’amministrazione apuana non è nemmeno paragonabile a quella condotta sull’argine crollato, dove sono stati effettuati carotaggi, rilievi e misurazioni accurate. Pur trattandosi di una «valutazione semplice» sono emerse comunque «inadeguatezze progettuali e difformità nell’esecuzione dell’opera» che hanno spinto l’amministrazione a notificare lettere di contestazione a tutte le imprese impegnate nei cantieri.

Secondo il professor Martini si tratta di un totale di 15 tecnici e 10 ditte che proprio in questi giorni stanno ricevendo le missive. Nelle lettere viene contestata la prestazione fornita dal professionista, spiegando che «l’inadempimento ha causato alla Provincia gravi danni, costituiti dal minor valore dell’opera, perché non eseguita a regola d’arte e dai costi di ripristino che sarà costretta a sostenere». Un’azione che per ora è confinata alla sede prettamente civile, precisa l’avvocato Adriano Martini, il quale mantiene il massimo riserbo su eventuali risvolti penali.

Alcuni tecnici, raggiunti dal provvedimento, si sono rivolti agli esponenti della società civile impegnati nella costituzione di una coalizione di liste civiche in vista delle elezioni amministrative che si terranno a Carrara nel 2017 chiedendo di portare all’attenzione della cittadinanza questa vicenda.

il tirreno