Il “giochino” era semplice. Ma, sicuramente, ben orchestrato. Il sogno di tanti automobiliti che, infrangendo le regole, vorrebbero parcheggiare la macchina nella zona a disco orario: Saltando il passaggio alla macchinetta del ticket: senza sborsare un euro, in pratica, ma senza neppure avere l’ansia di andare ogni ora a spostare la lancetta del disco orario. Questo disco orario brevettato (acquistato on line) le lancette le spostava da solo. Grazie a una pila che faceva muovere, piano piano, l’orario. Mentre l’automobilista se ne stava tranquillamente al lavoro, o a fare spese.
Pochi mesi dopo un altro furbetto è stato smascherato: questa volta, una volta scoperto il primo disco orario contraffatto, grazie ai controlli intensificati, e ancora più attenti, l’impresa è stata più semplice. Ma il proprietario dell’auto, fermato dagli agenti della polizia municipale, ha provato a dire che si trattava di un normale disco orario. Ma, sollevandolo ha perso la pila, caduta proprio sul piede dei vigil
il tirreno