Un centinaio di balneari ha partecipato a Carrara al presidio davanti ai cancelli di Carrarafiere, in occasione della fiera del turismo ‘Balnearia’. Il picchetto ha voluto far sentire la sua voce dopo il parere negativo dell’avvocatura generale della Corte di Giustizia europea in merito alla proroga al 2020 delle concessioni  demaniali relative alle spiagge, concessa dal governo italiano.

 Domani mattina, 1 marzo,  alle 10 si terrà invece l’assemblea di Assobalneari Italia organizzata insieme a Fiba, Sib e Oasi, cui parteciperanno il ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa che coordina i lavori per la legge di riordino delle concessioni demaniali, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore al turismo della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini e l’assessore all’urbanistica della Regione Liguria Marco Scajola.

“No alle aste, su questo non si transige”: così al presidio dei balneari  a Marina di  Carrara, davanti ai cancelli della fiera Balnearia, Cristiano Tomei, coordinatore nazionale di Cna Balneatori: “Non vogliamo retrocedere dalla nostra posizione – ha detto prima di presenziare all’assemblea generale di categoria -. Ne va del destino di 30mila famiglie e di tutto un indotto fatto da grossisti, fornitori e lavoratori degli stabilimenti balneari. Come  possibile che altri governi come la Spagna e il Portogallo siano arrivati a vedersi aggiudicati delle proroghe trentennali e noi nulla?”. “Le Regioni – ha poi detto Tomei – devono sostenere i nostri diritti davanti al governo nazionale. Non  vero che l’Italia non ha spiagge libere per fare economia: ci sono a disposizione 4.000 chilometri di spiagge. Ci difenderemo in corte di giustizia e faremo delle manifestazioni a livello nazionale per dare voce ai nostri diritti. Non ci dimentichiamo che i balneari sono stati inseriti in una legge, la Bolkstein, che riguarda i servizi. Gli stabilimenti balneari non sono servizi, ma un bene”.

il tirreno