Non c’è nessuna richiesta formale, né un atto amministrativo, né tanto meno un progetto o una convenzione. L’intervento per la sistemazione della strada provinciale 73 di Fosdinovo è ancora in alto mare. L’amministrazione provinciale mette i puntini sulle “i” e smentisce le notizie circolate nei goorni scorsi che davano per imminente l’affidamento dei lavori. Il caso è quello della strada per Fosdinovo che tanto sta facendo discutere sia tra le mura dell’antico borgo, sia sul versante “carrarese” della vallata. Sì perché la provinciale 73 è interessata al passaggio dei mezzi pesanti provenienti da due cave del bacino del Sagro. Da quattro anni i due siti non trasportano a valle scaglie e materiale di risulta, grazie a un’apposita autorizzazione del Parco delle Apuane: da qualche mese però la “deroga” è scaduta, e l’Ente ha imposto a una delle due cave, la Walton, di riprendere lo smaltimento. Il problema riguarda il percorso su cui indirizzare i mezzi pesanti: la strada di Fosdinovo è inagibile ai camion a causa delle frane e quella da Carrara è aperta ai soli blocchi, sulla base di una specifica ordinanza sindacale. A dicembre l’amministrazione provinciale ha sondato la disponibilità di Piazza Due Giugno a far transitare dalla città anche le scaglie proprio mentre il Fondo Marmo si candidava ad accollarsi l’intervento di sistemazione della provinciale 73, in nome della tutela dei posti di lavoro dei dipendenti delle due cave. Giovedì i sindacati di categoria del lapideo, ospiti della commissione Marmo del comune di Carrara, hanno confermato la disponibilità del Fondo, annunciando che a giorni sarà firmata la convenzione con la Provincia per l’affidamento dei lavori. Una tempistica smentita categoricamente da Palazzo Ducale che parla di «atti ancora a zero». Non solo. Secondo indiscrezioni, al di là delle buone intenzioni, il Fondo Marmo difficilmente avrebbe a disposizione le risorse necessarie a riaprire ai mezzi pesanti la viabilità da Fosdinovo: solo per sistemare i movimenti franosi più importanti, quello sulla provinciale 73 al bivio di Pulica e quello sulla 72 all’incrocio per Tendola, servirebbero infatti centinaia di migliaia di euro.