Ha lasciato il suo incarico senza sbattere la porta ma, questo sì, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, al termine di un mandato particolarmente travagliato: Pier Paolo Delia ha rassegnato ieri sera le sue dimissioni da segretario comunale del Partito Democratico, mantenendo la promessa fatta qualche mese fa, al momento della verifica di maggioranza. «A suo tempo sono stato eletto da tutto il partito ma col passare del tempo le cose sono cambiate e devo prendere atto che negli ultimi mesi la mia segreteria non rappresentava più il Pd nella sua interezza ma solo una parte di esso» ammette l’ex leader, parlando di un partito spaccato e ingovernabile. «Una delle due correnti del Pd sostiene con forza il governo del territorio, un’altra invece non fa altro che criticare» precisa l’ex segretario, spiegando che la prima è quella del “vecchio fronte” dei “rigoniani”, mentre la seconda è composta da coloro che si autodefiniscono “i nuovi arrivati”. Che poi, aggiunge, Delia, tanto nuovi non sono visto che “fanno politica da almeno 20 anni” e sanno solo criticare, senza mai portare soluzioni costruttive. Di qui le difficoltà non solo di via Groppini ma di tutto il partito a livello provinciale e, di conseguenza, delle amministrazioni di Massa e di Carrara. «Io ho fatto tutto quello che potevo, ci ho messo tutto quello che avevo e lo farò ancora se il Pd si dimostra capace di andare avanti» afferma Delia annunciando la sua intenzione di restare dentro la direzione carrarese. E visto che ormai il Natale è alle porte ed è tempo di auguri, quale regalo farebbe Pier Paolo Delia al suo partito? «Regalerei del carbone a quelli che sono sempre in campagna elettorale, vorrei che le cattiverie venissero chiuse dentro un cassetto ma soprattutto vorrei che nel Pd si lavorasse tutti insieme ricordandoci che siamo un partito di sinistra» conclude l’ex segretario.