Più manutenzione ordinaria, per evitare di spendere denaro in lavori straordinari e più interventi in house, curati direttamente dai nostri dipendenti, per scongiurare appalti esterni sicuramente più onerosi: è questa la ricetta che Fabrizio Volpi, amministratore unico di Apuafarma ha messo a punto per il “restyling” dei cimiteri di Turgliano e Marcognano. Un progetto tutto incentrato sulle risorse interne perchè, garantisce il numero uno della municipalizzata, «le professionalità ci sono e la disponibilità pure» mentre quello che è mancato, almeno finora, è una gestione corretta dell’azienda. Dall’organizzazione del lavoro alla contabilità la guida dell’azienda è stata poco industriale e molto improvvisata, lascia intendere Volpi, confermando così le critiche mosse alle precedenti gestioni anche dal consiglio comunale davanti ai conti della partecipata. E proprio per aderire al mandato affidatogli dall’amministrazione carrarese, quello di rimettere ordine all’interno di Apuafarma, dopo aver portato alla luce i problemi di contabilità dell’azienda, l’amministratore unico si è dedicato agli aspetti più prettamente operativi. Primo fra tutti quello dell’organizzazione del lavoro dei 16 addetti ai servizi cimiteriali che sarà affidata a un coordinatore tecnico:

L’incarico è stato affidato a Giorgio Cojocaru, esperto del settore con passaporto romeno, selezionato tramite un’agenzia di lavoro interinale: il coordinatore tecinco, inquadrato come dipendente di III fascia, ha firmato un contratto a termine che scadrà a metà gennaio con un’operazione che ha sollevato le obiezioni di qualche dipendente. «E’ vero qualcuno avrebbe preferito che attingessi dai lavoratori già in forza ad Apuafarma ma si tratta in un incarico a termine che richiedeva competenze specifiche» replica l’amministratore unico lasciando intendere che la formazione e la “promozione” di un interno sarebbe risultata più costosa e meno efficace, soprattutto per un compito da portare a termine nel giro di pochi mesi. Sì, perchè il nuovo coordinatore tecnico dovrà avviare un percorso di riorganizzazione del personale, affidando mansioni e compiti sulla base delle indicazioni impartite dall’azienda ovvero potenziare la manutenzione ordinaria per limitare quella straordinaria e ridurre gli appalti esterni valorizzando le professionalità interne.