Spett. Antenna 3

sono il padre di una bambina di 15 mesi che sarà costretta a bagnarsi e raffreddarsi perché le istituzioni sono sorde alle richieste dei cittadini. Dopo aver scritto più volte al comune di Massa (perfino una PEC!) ho ottenuto, oltre un mese fa (il 10 novembre), la promessa che il problema di seguito dettagliato sarebbe stato risolto rapidamente. Mia figlia ha 15 mesi e frequenta il primo anno all’asilo “Arcobaleno”in via Turati, a Massa. La viabilità nella zona dell’asilo è scadente: si trova in una via a senso unico dove parcheggiare senza infrangere il codice della strada è praticamente impossibile, inoltre, per come è stata disegnata la rete viaria, per tornare all’ingresso dell’asilo nel caso non si trovi parcheggio è necessario girare intorno a due quartieri. Un impegno notevole anche la mattina alle 7.30 in una zona dove sono presenti almeno 5 scuole! Il problema potrebbe essere facilmente risolto dedicando parte della strada all’asilo per dare il tempo ai genitori di lasciare (o prendere) i figli. Potrebbe essere adottata una zona a disco orario valido 30 minuti oppure potrebbe essere rilasciato un tagliando specifico ai genitori per quel parcheggio. L’alternativa al parcheggio su strada, a parziale svantaggio delle insegnanti, potrebbe impiegare il piazzale interno alla scuola minimizzare così gli spostamenti dei bambini. Ad oggi, con la situazione attuale, mi sembra che in questo asilo, la prima tutela avvenga per i dipendenti che si garantiscono il parcheggio chiudendo il cancello. Da alcune domande fatte ai dipendenti è emerso che tempo fa il cancello per l’accesso delle auto veniva lasciato aperto ma loschi individui entravano nel cortile/piazzale, una giustificazione che a mio avviso sembra inconsistente. Infatti, il cancello pedonale,adiacente a quello per le auto, viene lasciato aperto e incustodito permettendo a chicchessia di entrare all’interno della struttura. Se qualcuno volesse entrare, attualmente niente potrebbe impedirlo! In queste condizioni i genitori saranno costretti a ingegnarsi e a lasciare le auto lontane dal nido (sottoponendo il bambino a freddo e intemperie). Questo ovviamente è fonte di disagio sia per il genitore ma, soprattutto, per il bambino che dal responsabile della struttura dovrebbe essere tutelato. I bambini hanno facilità a ammalarsi, ma questo fatto sembra poco interessante. Detto ciò, sembra ovvio che, nel caso non sia possibile trovare altre soluzioni, dovrebbe essere impiegato il parcheggio interno.Concludo nella speranza che i media favoriscano l’attuarsi di una soluzione legale in uno stato che sembra ignorare sempre di più le esigenze dei più piccoli.

In Fede Marco R.