Che fine hanno fatto i soldi – 400 mila euro – spesi per le ristrutturazioni della sede storica del Marconi? Chi ci ripaga del disagio di essere divisi su due sedi? E soprattutto chi risponderà delle promesse non mantenute e delle informazioni contraddittorie che ci sono state date in tutti questi anni? Gli studenti del liceo scientifico Guglielmo Marconi non ci stanno più: dopo aver trascorso anni in una sede fatiscente e a pochi mesi dall’impegnativo trasloco che li ha divisi su due plessi hanno deciso di entrare in stato di agitazione.

Insomma il tempo passa, gli studenti cambiano e anche la sede del Liceo Scientifico non è più la stessa ma i problemi, quelli sì, ritornano sempre inesorabilmente. Abbandonato lo storico edificio blu di viale XX Settembre, i liceali sono oggi divisi tra l’Itis Galilei e la ex media Da Vinci ma sembrano non trovare pace. E questo perché sugli spazi a loro disposizione circolano voci poco rassicuranti che smentirebbero le promesse fatte dall’amministrazione provinciale sulla disponibilità dei laboratori. A gennaio, completati i lavori in corso, il Marconi sarà riunificato nella sede dell’Itis: il progetto illustrato a genitori, studenti e insegnati prevedeva la disponibilità – a cantieri chiusi – di 5 laboratori e di un’aula magna. Secondo le ultime indiscrezioni però l’offerta sarà notevolmente ridimensionata e i ragazzi avranno a disposizione un solo laboratorio. Di qui la decisione di mobilitarsi e di dare voce al proprio disagio: per giovedì è stata convocata una riunione di tutti gli studenti con all’ordine del giorno il voto sulla proposta di entrare in assemblea permanente. Questo significa che coloro che vorranno potranno continuare a seguire regolarmente le lezioni mentre chi deciderà di aderire alla protesta parteciperà a una serie di iniziative di informazione  e mobilitazione che verranno organizzate.