Ventidue ottobre. Segnatevi questa data, perché è il termine a partire dal quale l’Agenzia di Riscossione consentirà nuovamente ai contribuenti decaduti di “spalmare” il proprio debito.
Ci sono trenta giorni di tempo, a partire da domani, per chiedere l’autorizzazione del frazionamento dei pagamenti, fino a un massimo di 72 rate in sei anni. I beneficiari del provvedimento sono i cittadini che, per vari motivi, abbiano visto interrompersi, nella “finestra” tra il 22 ottobre 2013 e il 21 ottobre 2015, la rateazione avviata.
Una delle novità più importanti di questa tornata, è che il contribuente potrà richiedere sempre un nuovo frazionamento. In precedenza, invece, erano sufficienti cinque rate non liquidate per “decadere”. Benvenuto – è proprio il caso di dirlo – anche il principio di lieve inadempimento, e cioè il pagamento ritardato di non più di cinque giorni, o il versamento di una quota inferiore (non più del 3%) a quella pattuita.
Inoltre, da qui in avanti la dilazione del pagamento del debito sarà un diritto per tutti, e non una concessione subordinata a specifici requisiti. Adesso quindi è sufficiente inoltrare una domanda, e non più, come in precedenza, dover documentare di non essere in grado di pagare in un’unica tranche.