Alberto Andreani è venuto a mancare all’affetto dei propri cari. Con lui se ne va una colonna del teatro dialettale massese e la Compagnia del Teatro Città di Massa, già duramente provata dalla scomparsa di Giuliana Andreazzoli, perde uno dei suoi interpreti più autorevoli e prestigiosi. Sofferente da alcuni mesi, aveva dovuto rinunciare a ritirare il premio L’Obelisco che l’Amministrazione comunale quest’anno ha a lui dedicato a suggello di una brillante carriera. Un premio al quale è mancata quella partecipazione corale degli “addetti ai lavori” che Alberto avrebbe invece meritato. Nato a massa il 20 maggio 1932 abbracciò la passione per il teatro sin da giovinetto : ha solo 15 anni quando calpesta il modesto palcoscenico del teatrino parrocchiale del borgo di Santa Lucia. Da lì in poi una carriera teatrale, rubata al tempo libero, che lo ha visto interprete, ma anche regista e autore di numerosissime commedie. 36 gli anni di attività artistica nel corso dei quali, la sua presenza scenica, la bella voce e la perfetta dizione dialettale, priva di birignao e cantilene, l’hanno fatto apprezzare da intere generazioni di massesi.

Voghja d'America - 1989Ci mancherai Alberto ma lassù, con Giuliana, datevi da fare e con l’autorizzazione di San Pietro “mirate de buttar giù qualche scenetta c’à se facce addivertire quando a veren a troarve”.

Alla moglie e ai figli le nostre più sentite condoglianze.