Soffocata dai debiti, affossata da gestioni “allegre”, muore la Croce Verde di Fossola.
Alle 23,59 di lunedì sera scorso si sono chiusi 57 anni di storia della Svs (società volontari del soccorso) Croce Verde Onlus, sciolta al termine di una una drammatica assemblea dei soci. A novembre sarebbero stati 58 anni di onorato servizio dell’associazione di volontariato.
La decisione dei soci si è resa obbligatoria a causa della pesante situazione debitoria che negli anni non è stata risolta e a cui non è stato più possibile porre rimedio. Verranno poi i tempi delle responsabilità, soprattutto morali, ma anche economiche, per la chiusura di una istituzione del territorio ma ora i cancelli si dovranno chiudere. Fino a domani mattina fino alle 8 sarà garantita l’attività di emergenza 118 della Croce Verde poi verranno definitivamente sospesa l’attività della sede di viale XX Settembre a Fossola e di conseguenza non si vedranno più i militi con la divisa verde portare soccorso ai cittadini di Carrara.
Una situazione debitoria non nuova, conosciuta in città da anni, ma che negli ultimi tempi si è fatta insostenibile per le casse dell’associazione al punto da rendere necessaria la chiusura e la liquidazione della associazione. 11 lavoratori in mobilità. Oltre all’aspetto sociale di aver perso una delle due associazioni di volontariato sanitario del territorio non va dimenticata la sorte degli 11 dipendenti della SVS Croce Verde. Per loro ora si aprirà una lunga fase di mobilità che dovrebbe, si spera, concludersi con l’assorbimento da parte della Pubblica Assistenza di Carrara. E con loro passeranno alla Pubblica anche gli oltre 60 volontari della Croce Verde. Dunque da oggi Carrara resta con una sola associazione di volontariato sanitario sul territorio comunale. Anche se il servizio sanitario, ad esempio il 118, – è bene sottolinearlo – non cambierà in alcun modo per i cittadini con le ambulanze che saranno regolarmente schierate resta la costatazione che tutto peserà sulle spalle della Pubblica Assistenza di Carrara che in questa delicata fase si è presa in carico l’onere di portare avanti il servizio anche per quella fetta che era gestita dalla Croce Verde.
Dall’ultimo turno di questa notte e dunque dalle 8 di domani mattina, tutto il servizio della Croce Verde passa alla Pubblica Assistenza di Carrara. Ma non i mezzi, quelli resteranno “bloccati” fin tanto che non saranno concluse le procedure di liquidazione della associazione.
Tra i tanti soci che hanno a loro malgrado dovuto sancire la chiusura dell’associazione anche il socio fondatore

Renzo Fruendi che nel lontano 1957 fu tra i primi fondatori dell’associazione. Ieri sera lui assieme a decine di volontari hanno fatto una veglia nella sede della Croce Verde con tanto di corona funebre. Peggior finale nella storia della associazione forse non poteva esserci.

 

il tirreno