“Albertina e le altre” è  il prezioso “scrigno di parole” della scrittrice e giornalista, Angela Maria Fruzzetti.  Nel settantesimo della Resistenza e della Liberazione, l’autrice ha voluto rendere un omaggio al “leggendario sacrificio delle donne e dei  ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri”, come recita la motivazione della Medaglia d’oro al Valor Militare assegnata a Massa Carrara, prima Provincia ad esserne decorata.   Albertina “portava sale” in quell’estate di follia quando si trovò a Vinca, paese arroccato sulle  Apuane lunigianesi,  proprio nei giorni del terribile eccidio nazifascista del 24 agosto 1944.   “Arrivai a Vinca che le teste delle mucche erano sempre calde…. – così inizia il suo ricordo, ripercorrendo le orribili giornate trascorse con alcuni superstiti, dentro una stalla.   Da Vinca il filo si allaccia a Guadine,  frazione sul versante massese delle Apuane, teatro della strage dimenticata. Grazie alle conferenze a “casa di Pietro”, testimone dell’eccidio, avviate nel 2010 dalla stessa Fruzzetti,   stimolando  gli enti preposti,   71 anni  dopo  Guadine avrà il monumento alle 12 vittime del 24 agosto 1944, che sarà inaugurato il 13 settembre prossimo su volontà dell’Anpi, dell’amministrazione comunale, delle famiglie delle vittime e di altre associazioni.   Nel libro si sfogliano anche pagine dedicate a  Carmela  e Leida, le due mamme di  Mario, il bambino in fasce ritrovato 70 anni fa sulla neve dell’Altissimo: Carmela andava verso la via della libertà ma una raffica di mitra la colpì.” Fu la neve ad accogliere il suo tonfo sordo, mentre stringeva il bambino al petto, per l’ultima volta.   Prima di perdere i sensi e confondersi nella tormenta di neve, Carmela radunò a sé tutte le forze. Invocò la protezione di Sant’ Anna, protettrice di Caserta e delle  puerpere,  e con uno gesto disperato lanciò il piccolo fagotto che teneva tra le braccia.  La neve soffice avrebbe attutito il colpo.  “Vai, piccolo mio, vai, e che Sant’Anna ti protegga”. Adesso che il piccolo rotolava nella neve,   la mamma  poteva  chiudere gli occhi e morire. La donna giaceva supina, in una rosa di sangue che allargava i suoi petali nel candore della neve”.  A Forno, frazione a pochi chilometri da Massa,  Leida pregava Sant’Anna per avere un figlio: e arrivò Mario, salvato al fronte. Mario compie  71 anni proprio il 24 agosto 2015.   Parlano anche  alcune “memorie” femminili di Forno, teatro dell’orribile massacro nazifascista del 13 giugno 1944.  Altre voci, altre storie, altre donne per non dimenticare.  Per il libro è in programma una doppia presentazione: sabato 22 agosto alle 18,30 a Villa Cuturi a Marina di Massa, con il giornalista Alessio Orsingher , i relatori Imo Furfori ed Elena Mosti, letture a cura di Barbara Giorgi.  Al termine un brindisi al 70esimo della Liberazione offerto da Pier Paolo Lorieri.  La seconda presentazione, in forma più intima,  sarà lunedì 24 alle 21 “in casa di Pietro” alle Guadine, luogo dell’eccidio. Pietro Bertonelli ancora una volta è bendisposto ad aprire le porte ad Angela Maria Fruzzetti, la quale da  un lustro, ogni 24 agosto rinnova il suo appuntamento  insieme ad  Alessandra Berti per le letture. Relatori  della serata saranno Massimo Michelucci e Nino Ianni. Un ringraziamento  all’Anpi, Vettorini Pietro Srl, Sunia Massa Carrara e Ceccotti Editore. Le presentazioni sono patrocinate dalla provincia di Massa Carrara, Comune di Massa, Anpi, Istituto storico della resistenza apuana nel 70esimo della Liberazione.