Forse un brutto gioco o “solo” un’insensata cattiveria. E’ quello che sta prendendo vita a Marina di Massa al “parco delle ochette” sul torrente Brugiano, precisamente all’altezza del ponticello di legno di via Podenzana. Qui gli abitanti, la mattina del 16 agosto, si sono risvegliati con una brutta sorpresa: una strage di anatre e oche. Ne hanno trovate cinque, in tutto, sul ciglio del fiume, uccise da quello che sembrerebbe un colpo da arma da fuoco. Nel corpo c’erano infatti fori di circa tre millimetri. Nel pomeriggio sono state trovate morte altre quattro anatre.
E non è la prima volta. Il “macello” va avanti da una settimana. Da lunedì 10 agosto – stando alla ricostruzione dei residenti – ogni notte sono state uccisi dai tre ai cinque uccelli che da sempre vivono indisturbati in quel fiumiciattolo, fino a oggi oasi felice di animali, tanto da essere diventato anche un’attrazione per i piccoli e per i turisti.
Tutti conoscono quel parco, proprio per i suoi abitanti pennuti. E tutti ci passano per vedere proprio loro, per dar loro le briciole di pane e sorridere nel vedere anatroccoli seguire la mamma. Qualcuno, evidentemente, ha voluto spezzare questo incantesimo dimostrando tutta la sua “banalità del male” (anche se, bisogna dirlo, le cause di questa moria non sono ancora note).
In tutto, in questa settimana di follia, ne sono state uccise circa una trentina fra anatre e oche. Ogni mattina sempre lo stesso macabro scenario: un tappeto di uccelli morti, come se lì fosse stata piazzata una mitragliatrice a ore. A segnalare a Il Tirreno questa vicenda, sono i residenti che oltre a essere dispiaciuti per l’uccisione degli animali si dicono anche preoccupati.

«La prima notte che abbiamo sentito i colpi – racconta un residente, che preferisce l’anonimato – non gli abbiamo dato molto peso. Poi la mattina, svegliandoci e vedendo tutte quelle anatre morte, abbiamo capito cosa fosse successo. La cosa però si è ripetuta anche la notte successiva e quella dopo ancora. Stanno facendo

fuori tutti gli uccelli di questo parco. E inoltre non passiamo più da quella zona volentieri perché se un proiettile colpisce noi invece delle anatre?».
Le forze dell’ordine adesso indagano per capire se ci sia veramente la mano umana – ed è molto probabile – dietro tutto questo.

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