Per contenere la dispersione delle polveri dal viadotto tra la galleria Santa Croce e quella della Macina sulla strada dei marmi, o si intensificano i lavaggi oppure si costruisce una copertura che chiuda quel tratto. Niente mezzi termini, l’assessore all’Ambiente Massimiliano Bernardi è intervenuto così sulla vicenda dell’inquinamento atmosferico nella zona Est di Carrara. Il problema era stato portato nuovamente all’attenzione dei consiglieri comunali da alcuni residenti, che dopo lamentele e petizioni, si erano presentati in commissione Ambiente “armati” di fotografie per testimoniare le nubi di polveri che ogni giorno si levano dal viadotto. Il problema, avevano spiegato, è che i camion del marmo sono sporchi, spesso hanno i cassoni e aperti e così nei tunnel della strada dei marmi e sul manto stradale del viadotto tra le gallerie Santa Croce e Macina si accumulano quantità tali di polveri che basta un soffio di vento per sollevare su tutto il quartiere di San Francesco nuvoloni di marmettola. Evidentemente l’impianto di lavaggio e asciugatura posto all’ingresso della Strada dei Marmi non riesce a pulire a sufficienza i mezzi pesanti e così la città continua a risentire degli effetti nocivi del traffico pesante, soprattutto in periodi caldi e asciutti come questo. L’assessore Bernardi si è dunque impegnato ad attivarsi immediatamente per chiedere ad Amia di intensificare i lavaggi della Strada dei Marmi: «L’unico modo per abbattere le polveri è tenere il manto stradale bagnato» ha spiegato l’esponente dell’amministrazione lasciando intendere che questa è l’unica soluzione possibile e a breve termine. L’altra ipotesi, tutta da studiare e soprattutto da finanziare, sarebbe quella di chiudere il viadotto tra la galleria Santa Croce e quella della Macina, ma in questo caso anche se si trovassero le risorse – cosa tutt’altro che scontata – i tempi di intervento sarebbero decisamente più lunghi.